SULMONA – Due condanne e un patteggiamento per tre ex detenuti del carcere di massima sicurezza di Sulmona, sorpresi con i telefoni dietro le sbarre. I fatti risalgono tra il 2021 e il 2022. P.R., 35 anni di Lecce, è stato condannato alla pena di 13 mesi e 10 giorni di reclusione, oltre al pagamento delle processuali. Il giovane detenuto aveva ricevuto un pacco dalla zia. All’interno, gli agenti di polizia penitenziaria, avevano scoperto un telefono cellulare per comunicare dalla sua cella. Il 35enne ha sempre sostenuto che quel pacco non era destinato a lui ma ciò non gli ha evitato la condanna. Stessa pena ha patteggiato G.A., 48 anni, sorpreso nel corso di una perquisizione con un telefono, una scheda sim e un caricatore per cellulari. A.P., 31 enne, è stato invece condannato ad otto mesi di reclusione, per essere stato trovato in possesso di un telefono. Tutti e tre hanno dovuto rispondere del reato di accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione di soggetti detenuti. Un fenomeno che ultimamente si è allargato nel carcere di massima sicurezza tant’è anche la dda di Napoli ha aperto un’inchiesta dopo la maxi perquisizione effettuata nelle scorse settimane che aveva portato a scoprire altri quattro telefoni in celle diverse. Si sta lavorando per installare un disturbatore di frequenze