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SULMONA – Anche il privato può arrestare l’autore di un furto. È un caso raro ma previsto dal codice di procedura penale, in particolare dall’articolo 383, secondo il quale “ogni persona è autorizzata a procedere all’arresto in flagranza, quando si tratta di delitti perseguibili di ufficio. La persona che ha eseguito l’arresto deve senza ritardo consegnare l’arrestato e le cose costituenti il corpo del reato alla polizia giudiziaria la quale redige il verbale della consegna e ne rilascia copia”. Il privato in questione è il padre del proprietario della pizzeria di viale della Repubblica, visitata dal 24 enne marocchino, ospite del centro di accoglienza di Pettorano. L’uomo lo ha bloccato al suolo e lo ha consegnato immediatamente ai carabinieri, allertati sul numero di emergenza. In soli tre minuti la pattuglia è arrivata sul posto per svolgere i dovuti accertamenti. Tecnicamente, stando almeno agli atti, l’arresto è stato formalizzato in caserma dai Carabinieri ma il confine con la facoltà di arresto da parte del privato è molto labile. La vicenda è comunque utile per ricordare che anche il privato ha facoltà dell’arresto nei casi previsti dalla legge. Per questo abbiamo deciso di approfondirla con il diretto interessato.

“Erano circa le 20.50 quando stavo transitando in auto vicino la pizzeria di mio figlio che in questi giorni è chiusa. Ho notato una persona all’interno che stava forzando la saracinesca. Per questo ho fatto inversione e sono entrato”- racconta il coraggioso Enzo- “quando sono arrivato il ragazzo aveva alzato la saracinesca. Per questo l’ho immediatamente bloccato e ho chiamato il 112. Nel frattempo gli ho chiesto se era solo e mi ha detto che c’erano altre persone. Per questo ho ritenuto di chiedere l’intervento sul posto delle forze dell’ordine perché temevo che potevano esserci altri soggetti all’interno dell’attività. Fortunatamente la causalità ha evitato il compimento del furto. Devo dire che i Carabinieri sono stati super tempestivi. Nel giro di tre minuti sono arrivati in pizzeria per gli accertamenti e poi siamo andati in caserma per il verbale”. Enzo, dopo aver dato da mangiare al cane, stava transitando nell’area della pizzeria per una mera coincidenza.

Nella forma l’arresto, vista la disposizione del magistrato, è stato eseguito dai militari ma nella sostanza è stato il privato ad agire in flagranza, raccordandosi con il centralino dei Carabinieri. Un esempio di come la collaborazione virtuosa evita le azioni delittuose, almeno in alcuni casi. Il giovane 20 enne già nel pomeriggio, in condizioni di evidente alterazione, si aggirava nel quartiere e aveva tentato di rubare in un’attività. Inoltre aveva sottratto le chiavi in tasca ad un commerciante con il quale si era imbattuto per strada. Un potenziale pericolo insomma che, nelle more della convalida, è stato consegnato alla giustizia. Per le cure del caso, dopo essersi ferito nel tentativo di furto, ha avuto bisogno anche degli accertamenti in ospedale dove si trova ricoverato e piantonato.

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