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SULMONA – Assolta dalla pesante accusa di maltrattamenti e condannata per le minacce aggravate al suo ex. Protagonista della vicenda giudiziaria è una 32 enne originaria di Pescara, residente a Sulmona, che è finita davanti al giudice monocratico, Francesca Pinacchio, per aver danneggiato il bancone dell’attività commerciale del suo ex con una chiave inglese. I fatti risalgono all’estate del 2020. Secondo il castello accusatorio la donna avrebbe maltrattato il compagno con richieste immotivate di denaro, minacce di morte, aggressioni verbali e fisiche. Il 21 luglio del 2020 avrebbe preso il convivente a calci e pugni, sorprendendolo di spalle, mentre stava cambiando una ruota alla vettura. Il 20 luglio avrebbe tentato di ferirlo perfino con una chiave inglese che poi avrebbe utilizzato per danneggiare il bancone di un’attività dove l’uomo lavorava. Una storia delicata. I due erano appena usciti da una comunità e la giovane, come accertato nel corso del processo, avrebbe solo reagito ai continui litigi con l’ex convivente. È caduta quindi l’accusa dei maltrattamenti mentre è rimasta in piedi la minaccia aggravata per la quale la 32 enne ha rimediato una condanna “simbolica” a 15 giorni di reclusione e al pagamento delle spese processuali. Un procedimento, come spiega l’avvocato difensore, Claudia Sciarra, che è servito alla donna per poter ricominciare una nuova vita, scrollandosi di dosso le esperienze pregresse. In questo modo si è evitata la vera condanna.

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