PRATOLA PELIGNA – Era finito sotto processo per maltrattamenti in famiglia ma io giudice lo assolve. Protagonista della vicenda giudiziaria è un 44 enne residente a Francavilla. Secondo l’imputazione, dal 2014 al 2019, l’uomo avrebbe vessato e picchiato la moglie, tentato di speronarla con l’auto al termine dell’udienza collegiale di separazione. Nel 2014 e il 28 agosto 2017 il 45 enne avrebbe rotto il setto nasale alla donna nel corso di un litigio. Dal 2017 aveva cominciato a controllarle il telefono e ad isolarla dal mondo esterno, disistallandole il profilo facebook. Nello stesso periodo si era recato nel punto vendita dove lavorava la moglie, a Pratola Peligna, schernendola ed umiliandola con vari epiteti. Inoltre in diverse occasioni l’aveva minacciata di morte con frasi del tipo: “ti rovino, non ti faccio lavorare in tutta la valle peligna fino a quando ti vedo strisciare per terra”. Nell’aprile del 2019, al termine di una discussione, arrivò perfino ad afferrarle il braccio, buttarla a terra e prendendola a pugni sul capo, impedendole di andare via, minacciando di ucciderla. Una lunga lista di accuse che non hanno trovato riscontro durante il processo. L’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Margiotta, è stato assolto per insufficienza di prove. Secondo la difesa, la versione dei fatti fornita dalla donna non era credibile poiché la stessa aveva querelato l’ex marito tre giorni dopo aver perso la causa civile. Da qui l’assoluzione a fronte di una richiesta di condanna a tre anni e tre mesi di reclusione, presentata dal Pm