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L’AQUILA – Oltre 1.200 visite a domicilio in tutta la provincia di L’Aquila, in un anno e mezzo, per portare assistenza sanitaria e supporto psicologico a chi subisce il dolore, cronico e acuto, nonché a beneficio delle famiglie che hanno congiunti con patologie inguaribili. Col suo team, composto da specialisti, psicologi e infermieri, il servizio della Asl di terapia del dolore e cure palliative, diretto dal professor Franco Marinangeli, ha spostato le prestazioni dall’ospedale a casa di chi soffre, ribaltando la tradizionale impostazione secondo cui era il malato a doversi recare nei luoghi di cura. Un modello ormai entrato a regime, con ‘innervazioni’ su tutto il territorio provinciale e che, oltre a curare e sostenere il malato a casa propria, ha consentito di non occupare impropriamente posti letto negli ospedali, il cui utilizzo è specificamente destinato alle patologie acute. La Asl, in sostanza in regione, ha tracciato per prima, in modo strutturato e non episodico, un nuovo orizzonte. La direzione intrapresa, a livello di visite domiciliari, sta avvicinarsi sempre più verso l’obiettivo delle 2.000 presenze entro l’anno nelle abitazioni dei pazienti: il servizio viene ora rafforzato con la messa a disposizione di ulteriori risorse operative. “Il potenziamento del servizio – spiega il Manager Rinaldo Tordera – va nell’ottica del rafforzamento degli investimenti sul territorio, in linea con l’impostazione del nuovo piano sanitario regionale”.

A.D.A.

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