SULMONA. Tigli da abbattere perché “secchi e senza possibilità di ripresa”. E’ il passaggio chiave del parere rilasciato dall’agronomo, Filippo Fernandez che, dopo aver esaminato gli alberi che si trovano in piazza Garibaldi, a Sulmona, ha raccomandato al Comune di procedere al taglio e alla sostituzione, operazione che è stata conclusa l’altro giorno non senza polemiche.
LA RELAZIONE
La relazione dell’esperto, conservata negli uffici di Palazzo San Francesco, porta la data del 29 maggio scorso. “Dei 64 soggetti arborei esaminati è stata riscontrata in generale una condizione vegetativa non ottimale dovuta ai numerosi e ravvicinati intervenuti di potatura nel corso del tempo. In particolare 18 soggetti di tiglio nostrano sono stati descritti come secchi e senza possibilità di ripresa e per questo si consiglia come intervento l’abbattimento”- ha scritto Fernandez nelle sue conclusioni. Venticinque pagine corredate da fotografie e tabelle. Non solo analisi ma anche proposte di riqualificazione da parte di Fernandez che, tra le altre cose, striglia il Comune sugli interventi effettuati negli ultimi anni. “Ciò che invece viene segnalato è una condizione di scarsa vigorosità delle chiome, dovuto alle numerose e ripetute potature errate che sono state ritenute necessarie per il decoro della piazza”- scrive l’agronomo.
IL PARERE DEGLI AMBIENTALISTI. Di tutt’altro avviso il comitato spontaneo di ambientalisti che, lo scorso 28 agosto, aveva tentato di impedire il taglio in piazza con una protesta pacifica. Gli ambientalisti hanno mostrato le carte ai propri esperti di fiducia, arrivando alla conclusione che 12 dei 18 tigli potevano essere salvati, nel senso che “nessuna di essi costituiva un pericolo per la pubblica incolumità”. “Dopo aver ingannato gli ambientalisti con il loro miserevole trucco della finta riunione, l’amministrazione comunale continua a prendersi gioco dei cittadini diffondendo giustificazioni che non trovano alcun riscontro con la realtà”- insorgono gli attivisti. IL COMUNE SI DIFENDE. Intanto, a difendere le evidenze scientifiche, ci ha pensato il vice sindaco, Sergio Berardi. “Quei pochi esemplari apparentemente ancora vitali presentavano anomalie significative come la forte inclinazione del fusto o lo strozzamento del colletto, tali da fare ritenere il fattore di sicurezza molto ridotto – sostiene Berardi. Le cavità, e le carie interne ai fusti sono state tutte riscontrate nelle sezioni rivelate dagli abbattimenti e in nessun caso sono state registrate condizioni non previste”. Il vice sindaco, nei giorni scorsi, aveva annunciato l’istituzione di una commissione consultiva, composta da quattro agronomi, per decidere di volta in volta sui futuri interventi da porre in essere sul fronte del verde pubblico. Un’iniziativa che non è bastata per calmare le acque.
CRITICHE DAI COMMERCIANTI. Al coro delle polemiche si sono aggiunti anche i commercianti di piazza Garibaldi, secondo i quali meglio sarebbe stato dividere l’intervento in due fasi, anzichè chiudere completamente la piazza al traffico. “Non entriamo nel merito dell’intervento ma contestiamo la decisione di tenere chiusa la piazza in due giorni. Questa alternanza di chiusure e aperture ci penalizza e non poco”- concludono gli esercenti. Andrea D’Aurelio