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SULMONA – È durato all’incirca due ore il faccia a faccia tra la consigliera comunale, Teresa Nannarone e il sindaco della città, Gianfranco Di Piero, che sta tentando di ricostruire una nuova maggioranza a Palazzo San Francesco. Le strade tra i due si sono separate sul piano politico lo 23 settembre quando la Nannarone, artefice ed anima della coalizione Liberamente Sulmona che aveva portato Di Piero ad indossare la fascia tricolore, è passata formalmente all’opposizione. Un passaggio che ha segnato la linea spartiacque per un progetto politico che può considerarsi chiuso. “Se non si cambia, nemmeno io cambierò posizione” ha ribadito la Nannarone al sindaco, rispolverando la quarta alternativa, ovvero le dieci cose da fare ma con una giunta diversa e con allenze da ricostruire ex novo. Diversamente Nannarone farà opposizione e non sará di certo tiepida e contenuta. D’altronde nel giro di quindici giorni non poteva essere diversamente. Intanto a Palazzo continua a regnare l’incertezza, in attesa di suggellare nuovi ingressi, come quello del consigliere Petrella. Ieri in commissione è saltato il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e la convenzione Arap per il sistema di illuminazione nel Nucleo Industriale. Argomenti importanti per la città che richiedono senso di responsabilità per dirla con le parole della coalizione Liberamente Sulmona. Una responsabilità però che ricade innanzitutto su coloro che gli elettori hanno scelto per amministrare la città. È la legge della politica

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