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SULMONA. Da otto anni occupa una parte del plateatico dell’Annunziata senza poter essere rimossa per i tanto attesi lavori di consolidamento e restauro. La transenna sul complesso monumentale, anche quest’anno, ha fatto da cornice prima alla Giostra Cavalleresca di Sulmona e poi al festival Muntagninjazz. Non è sfuggita ai numerosi turisti che si sono riversati nel capoluogo peligno per la stagione estiva. Immortalata nel selfie, era stata posizionata il 30 ottobre 2016 in seguito al terremoto di Norcia che provocò conseguenze anche nel centro storico di Sulmona con il distacco del concio di gronda dal monumento. Ora, dopo un lungo iter burocratico, l’avvio degli interventi sembra essere più vicino. il progetto definitivo presentato dall’ingegnere, Michele Tataseo, ha ricevuto finalmente il via libera dalla Soprintendenza e a settembre dovrebbe essere presentato il progetto esecutivo. Passaggio preliminare per l’affidamento e lo svolgimento dei lavori. La conferma arriva da Armando Valeri, commissario dell’Asp numero due della provincia dell’Aquila, ente proprietario del complesso dell’Annunziata. “E’ un progetto che era stato elaborato da tempo. Abbiamo atteso a lungo il relativo parere e adesso si arriva all’ultima fase”- afferma Valeri che, nei mesi scorsi, aveva sollecitato la Soprintendenza con una lettera. “Questa situazione di stallo comporta e ha comportato delle difficoltà per l’ente in termini di programmazione e gestione degli spazi del complesso dell’Annunziata. In particolare il consiglio d’amministrazione era riuscito a reperire ulteriori fondi (20 mila euro,ndr) per il restauro della cappella del corpo di Cristo che versa in condizioni disastrate. Tali contributi sono rimasti inutilizzati proprio a causa dei lavori sul complesso”- aveva messo nero su bianco Valeri, ricordando che “l’immobile necessita di urgenti lavori quali, ad esempio, il concio pericolante, che comporta la presenza di una recinzione al di sotto divenuta ormai un ‘ornamento’ fisso”. Oramai i sulmonesi ci hanno fatto l’occhio. Quasi fosse un arredo urbano che da anni è parte integrante del quadro storico del centro storico sulmonese. Il Cipe, già nel 2017, aveva deliberato i fondi per la messa in sicurezza dell’edificio. Finanziamenti programmati anche nel piano delle opere pubbliche della Soprintendenza 2018-2020, ma mai utilizzati nel corso degli anni. A causa del terremoto di Norcia del 2016, il concio di gronda dello storico palazzo si era spostato di parecchi centimetri dalla sua sede naturale. Ed è per questo che l’intervento da eseguire dovrà per forza interessare tutta la lunghezza del cornicione e una parte anche del tetto posteriore.

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