SULMONA – Il punto nascita dell’ospedale di Sulmona si arricchisce di nuove strumentazioni. Con deliberazione del direttore generale della Asl, Ferdinando Romano, è arrivato il via libera per l’acquisto di due cardiotocografi, al prezzo di 14 mila euro a base d’asta, per l’unità di ostetricia e ginecologia del locale nosocomio. Si tratta di due macchinari, sicuramente utili all’attività del reparto di maternità, in grado di monitorare il travaglio. Un acquisto che va di pari passo con la linea politica ed aziendale che ha “blindato” il punto nascita nel piano sanitario regionale. La Regione aveva infatti ritenuto che «l’eventuale chiusura avrebbe comportato il trasferimento della presa in carico delle gestanti e dei parti in punti nascite alternativi con la conseguenza di 175.210 km in più percorsi annualmente che causerebbero un aumento del numero di infortuni (inclusi quelli mortali) pari a 1,6/anno». Tuttavia resta il problema dei numeri e dell’organico dal momento che la Asl ha richiamato recentemente tre medici in pensione, i quali non possono svolgere per legge la reperibilità notturna. La speranza comunque è che i numeri tornino a crescere e che gli stessi residenti del territorio tornino a credere nella struttura ospedaliera peligna.