SULMONA – Non può prescindere da un efficientamento della macchina giudiziaria, secondo la Camera Sindacale Zonale di Sulmona, il salvataggio dei tribunali non provinciali abruzzesi. Per questo motivo i confederali della Uil hanno detto si all’unica proposta ritenuta perseguibile e cioè quella avanzata dal Presidente del tribunale di Sulmona Giorgio Di Benedetto e dal Procuratore Capo della Repubblica Giuseppe Bellelli. La decisione è stata presa e resa definitiva in occasione della seconda riunione confederale zonale Uil tenutosi presso la sala conferenze di Villa Gioia AIAS e alla quale, oltre al responsabile Mauro Nardella, ai coordinatori Ernesto D’Eliseo, Augusto Di Giustino, Maurizio Sacchetta e a tutti i rappresentanti di categoria, hanno preso parte anche il Sindaco di Sulmona Annamaria Casini e il componente del consiglio dell’ordine degli avvocati Piercarlo Cirilli. La Camera Sindacale Zonale Uil ha recepito e fatta sua la proposta avanzata sul salvataggio dei tribunali di Sulmona, Avezzano, Vasto e Lanciano sottolineando il fatto che per rispettare i parametri di efficienza e risparmio di costi prescritti dalla riforma della geografia giudiziaria non si può derogare dal creare un coordinamento fra i quattro presidi giudiziari a rischio chiusura e inserirli in un’unica area giudiziaria che colleghi in maniera funzionale i tribunali minori. Secondo la Uil questo tipo di progettualità eviterebbe eventuali proposte di accorpamento su cui si sta ragionando facendo superare, così come affermato nel documento Di Benedetto/Bellelli, le logiche di scialuppa di salvataggio. Salvare quindi tutti e quattro i tribunali sulla base delle loro singole specificità , mettendoli in collegamento funzionale tra di loro con un unico registro per la gestione del personale e dei procedimenti rappresenterebbe una sorte di conditio sine qua non. Il tutto non tralasciando l’ipotesi di un ulteriore efficientamento che ne deriverebbe se si creassero i presupposti per la realizzazione di sezioni distaccate del tribunale di sorveglianza presso i tribunali di Lanciano e Sulmona e si attivassero i giusti canali per far si che al processo civile facesse seguito l’implementazione del processo telematico anche per le questioni di pertinenza penale. (a.d’.a.)