SULMONA – E’ stata sottoscritta oggi in assemblea la “Carta di Sulmona” che punta a tutelare i lavoratori dei Parchi Nazionali, soprattutto quella parte di personale fuori pianta organica che popola ogni ente parco. Secondo la Fp Cgil della provincia dell’Aquila in questi enti si “continua a vivere l’anomalia di avere una gran parte di personale fuori pianta organica ma che, di fatto, è parte protagonista della vita istituzionale degli stessi”. In altre parole essendo il personale inquadrato in esubero di gran lunga maggioritario, rispetto alle piante organiche, ogni qualvolta una lavoratrice o un lavoratore cessa il proprio rapporto di lavoro, non c’è possibilità di sostituirlo con una procedura concorsuale. “Il nuovo contratto collettivo, che prevede sviluppi di carriera per competenze professionali progressivamente acquisite negli anni anche in deroga a principi generali, risulta un utopia per il personale delle aree Protette ancorate a piante organiche rigide frutto di tagli trasversali operate da politiche di spending review”, spiegano i componenti della Rsu. Da qui l’azione sinergia della “carta di Sulmona”, un impegno concreto secondo la Cgil per tutelare tutti i posti di lavoro.