banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner

SULMONA. La Giostra rimane l’evento che trascina l’estate ma scende la permanenza negli alberghi e nelle strutture ricettive. A tracciare il bilancio, in un articolo, è il quotidiano Il Centro. Nel fine settimana del torneo cavalleresco cittadino, circa ottomila persone hanno assistito alla manifestazione clou dell’estate sulmonese, riempiendo non solo le tribune di piazza Garibaldi, che ha fatto da cornice all’evento, ma anche hotel e b&b. “Abbiamo fatto fatica a trovare un posto per i nostri ospiti. Peccato per la Giostra Europea che è stata segnata dal maltempo. A differenza di quanto sostiene qualcuno, la Giostra tira e anche parecchio”- rimarca il presidente dell’associazione culturale, Maurizio Antonini, secondo il quale sono arrivati in città non solo semplici curiosi o visitatori ma anche turisti. Qualche rimostranza è arrivata sui prezzi fissati nelle singole strutture. Le presenze si sono concentrate essenzialmente nei fine settimana, in linea con quanto avviene anche nel resto della regione dove la permanenza dei turisti negli hotel si è notevolmente ridotta. Anche Sulmona ha detto addio alle vacanze canoniche e tradizionali. Niente settimane intere sulla spiaggia o in montagna. Alle lunghe uscite fuori porta si preferisce la gita last minute e gli eventi sono sicuramente un attrattore. “La Giostra lo è da anni. Le presenze più significative le abbiamo avute nei week end. Si può sempre migliorare, studiando e ragionando su come riempire anche altre giornate”- continua Antonini. In tal senso c’è chi ha proposto di anticipare la Giostra Europea di una settimana o di puntare su spettacoli strutturati. Il turismo visto dagli operatori del settore alberghiero presenta luci ed ombre o comunque dati contrastanti. Per Giuseppe Bono, titolare di una struttura ricettiva in centro storico, la stagione è stata positiva ma difficilmente si riuscirà a raggiungere le presenze dello scorso anno. “Non c’è stata la stessa intensità dello scorso anno ma questo è un fatto strutturale, nel senso che l’Abruzzo non sempre riesce a penetrare il mercato e a costruire un modello. Tutti noi ne paghiamo le conseguenze”- osserva Bono, secondo il quale “i turisti si trovano bene, apprezzano accoglienza e buon cibo ma dobbiamo insistere sulla promozione strutturata e organica. Dobbiamo sederci a tavolino, anche con la Regione, per approntare nuove forme di accoglienza, anche in considerazione del clima”- aggiunge l’albergatore, ribadendo che è cambiata la concezione della vacanza. Più ottimista Domenico Santacroce, presidente dell’associazione albergatori e titolare di tre strutture ricettive. “Al di là del trend del momento, che sicuramente è da tenere in considerazione, molti imprenditori lavorano con i gruppi turistici fidelizzati nel tempo. Ed è proprio il nostro caso”- sottolinea Santacroce. Nell’estate del 2023, in 24mila avevano riempito hotel e strutture ricettive. Per il ferragosto, spiega il sindaco, Gianfranco Di Piero, “ci aspettiamo presenze significative”, dal momento che il festival del jazz è un altro contenitore che spinge i turisti a valorizzare luoghi e scenari naturali. “Noi abbiamo adottato alcuni accorgimenti per i visitatori, dalla riapertura dei bagni pubblici al parcheggio coperto aperto h 24”- conclude il sindaco, spiegando che nei prossimi giorni si provvederà a rimettere mano anche alle strad

Lascia un commento