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SULMONA – La Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un’inchiesta sul caso della perquisizione con flessioni, svolta nei confronti di un 13 enne sulmonese, dopo la denuncia della madre che ha chiesto di accertare eventuali responsabilità. Al momento non ci sarebbero indagati. Fatto sta che dal terzo piano di piazza Capograssi faranno, come atto dovuto, tutti gli approfondimenti investigativi del caso. Stando alle indiscrezioni si starebbe valutando il ricorso all’incidente probatorio, per cristallizzare la versione della parte offesa. Ulteriori sviluppi sono quindi attesi sulla vicenda che è rimbalzata in Parlamento dopo l’interrogazione depositata dall’onorevole Pd, Stefania Pezzopane.  L’episodio ha assunto quindi anche un risvolto istituzionale. Lo stesso Questore dell’Aquila ieri si è recato in Procura. Stando alla denuncia della donna, il minore di tredici anni sarebbe stato fermato da una pattuglia della Polizia di Stato nei pressi della centrale piazza Garibaldi dove si trovava assieme a un gruppo di amici, nell’ambito dei controlli anti Covid e anti droga, per verificare il rispetto delle misure anti contagio e debellare il fenomeno dello spaccio sul territorio. Dopo i primi accertamenti sul posto da parte degli operanti, il ragazzo è stato condotto presso il Commissariato Ps di Sulmona. Qui, ai fini di un ulteriore e approfondito controllo, “sarebbe stato invitato a spogliarsi per poter procedere alla perquisizione che avrebbe dato esito negativo e nello stesso tempo, a flettersi per intraprendere esercizi di flessioni e piegamenti con tutto il corpo”, alla presenza del fratello maggiore il quale, assieme al legale, avrebbe esortato gli investigatori ad utilizzare un altro metodo di perquisizione, viste alcune problematiche che farebbero capo al ragazzo, come ricordato dalla madre nella denuncia. Per la Polizia tutto sarebbe stato svolto nel pieno rispetto delle procedure tant’è che non si configurerebbe irregolarità alcuna. Ma l’indagine è in corso.  Le ipotesi di reato sarebbero perquisizione e ispezione personali arbitrarie (art 609).
Andrea D’Aurelio

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