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SULMONA. Il Tribunale per il Riesame dell’Aquila ha rigettato l’appello della procura della repubblica di Sulmona che aveva chiesto gli arresti domiciliari per A.C. e M.G., giovane coppia di Castel di Sangro, che era stata fermata ed arrestata lo scorso 9 agosto dai carabinieri, per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, stando gli atti d’indagine, avevano trovato in casa della scoppia quattro piante di cannabis e un chilo e mezzo della stessa sostanza in fase di essicazione. Entrambi erano finiti ai domiciliari fino all’udienza di convalida quando il gip del Tribunale di Sulmona li aveva rimessi in libertà. Per il gip “la mancata sottoposizione di parte della sostanza al narcotest e l’assenza di documentazione fotografica, confermano la non configurabilità dell’attività di spaccio”. Dello stesso avviso i giudici del Riesame che si sono espressi sul ricorso presentato dal sostituto procuratore, Edoardo Mariotti. “Non è emerso alcun inserimento dei due indagati nei circuiti del narcotraffico”- scrive il Riesame, ritenendo che la droga sequestrata era per scorta per uso personale. “Non un chilo e mezzo come si evince dall’accusa”- ha rimarcato l’avvocato difensore della coppia, Gaetana Di Ianni.

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