INTRODACQUA – La banda del pacco torna in azione sul territorio. Questa volta però il “pacco” è arrivato per i malviventi che non sono riusciti a consumare la truffa ai danni di un anziano di Introdacqua. Lo stesso è stato contattato telefonicamente sulla propria utenza fissa da un sedicente corriere che avrebbe dovuto consegnare un pacco, previo versamento di un’importante somma di danaro, per conto del figlio. Il malcapitato anziano si è immediatamente rivolto al 112, tramite la propria utenza cellulare. La truffa non si è concretizzata in quanto, molto probabilmente i truffatori, resisi conto del possesso del cellulare dell’uomo, hanno desistito dileguandosi.
Il comportamento dell’anziano è stato estremamente utile a scongiurare l’eventoo
Si vuole, pertanto, richiamare i principali campanelli di allarme in caso di telefonata giunta sulla propria utenza fissa di casa. Se nel corso della telefonata l’interlocutore dovesse richiedere somme di danaro o per un inesistente incidente stradale che ha coinvolto un congiunto o per la consegna di un pacco, segnalarlo immediatamente al 112 con un’utenza diversa da quella fissa. Uno degli stratagemmi che utilizzano i truffatori, infatti, è quello di non terminare la conversazione con la vittima in maniera tale che se la vittima dovesse “rialzare la cornetta” e comporre un qualsiasi altro numero, risponderebbero sempre loro qualificandosi come “Carabinieri” o altro, rendendo più credibile la loro illegittima richiesta. Le Forze dell’Ordine non richiedono mai danaro per sanare eventuali scoperture assicurative o a seguito di incidenti stradali e men che meno chiedono gioielli come forma di pagamento. Una tale richiesta è senz’altro indicativa di una truffa in atto. In caso di dubbio contattare sempre il 112 segnalando l’accaduto evitando di farlo con il telefono fisso di casa. Comunicare sempre al proprio interlocutore che non si è soli in casa. Questi piccoli accorgimenti scoraggiano i truffatori e li inducono a desistere dal proseguire nel loro intento truffaldino.