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SULMONA – Si apre la settimana decisiva per i risvolti della crisi politica a Palazzo San Francesco. Che le consultazioni erano un “bluff” si era capito ma oramai anche ai meno astuti sembra più che evidente. Lo scenario comincia ad emergere dall’incrocio dei comunicati dell’ultimo minuto. Nelle more delle audizioni a Palazzo, la “partita” si gioca nei meandri più nascosti delle frazioni, per dirla tutta in quel di bagnaturo. Gianluca Petrella, salvo improbabili e impronosticabili ribaltoni dell’ultima ora, potrebbe essere nei prossimi giorni un nuovo consigliere di maggioranza o per essere corretti riporterà la partita in pareggio. Lo stesso, che finora non ha smentito le indiscrezioni, al momento del suo ingresso in Consiglio dopo le dimissioni di Andrea Gerosolimo e Massimo Di Paolo, aveva dichiarato di “restare fedele al mandato degli elettori e di fare opposizione senza se e senza me”. Un otto a otto che permetterà probabilmente di completare gli assetti di Giunta e andare avanti fino a fare i conti con le scadenze del bilancio e degli altri atti indispensabili da approvare per la tenuta dell’amministrazione. In questo contesto un ruolo più o meno secondario potrebbero giocarlo anche le altre forze politiche dell’originaria minoranza con le presenze o le assenze strategiche che poi, alla fine, fanno la differenza. Intanto nel pomeriggio si torna in commissione per il voto trasversale sulla variazione per il Liceo Classico. Difficile che si avranno i numeri per eleggere il nuovo presidente della prima commissione. In caso di “migrazioni”, in questo caso dalla minoranza originaria alla maggioranza (Petrella, ndr) , il primo cittadino dovrà probabilmente rivedere la precendente dichiarazione secondo la quale non si sarebbe aggrovigliato in accordi. Come dire tra il dire e il fare c’è di mezzo il voler a ogni costo restare

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