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SULMONA – Sveglia presto, grembiule azzurro, zaino carico di libri e si ricomincia. Arriva per gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Sulmona il fatidico suono della campanella che sancisce l’inizio dell’anno scolastico. Si parte con una settimana di ritardo sulla tabella di marcia, all’indomani di verifiche e sopralluoghi dei plessi scolastici. E’ stato il sindaco Annamaria Casini stamane, accompagnata per un tratto dalla sua vice Mariella Iommi, a controllare di persona la sistemazione degli alunni nel Liceo Mazzara dove la campanella è suonata anche per la scuola Media Capograssi e alla Lola Di Stefano, uno di quelli edifici che assieme alla Serafini è stato svuotato dei piani superiori, concentrando le classi solo al piano terra per gestire l’emergenza. In alcune scuole sono ancora in corso gli interventi di adeguamento delle aule, ma è questione di pochi giorni. Fuori la scuola non mancano riflessioni e preoccupazioni da parte delle famiglie che si sono intrattenute a lungo con il sindaco Casini. “Noi siamo con il Comune e capiamo che questa è l’unica soluzione ma è pur vero che pensiamo alla sicurezza dei nostri figli in questo momento e non per il prossimo futuro”- fanno notare i genitori. Smorza la leggera tensione il primo cittadino. “E’ stato fatto un lavoro immane che oggi ho constatato di persona. In questi giorni incrementeremo anche le attività di prevenzione e informazione sulla gestione del rischio sismico”- precisa Casini. Restano a casa, per il momento, circa 370 studenti delle scuole dell’infanzia (scuola dell’infanzia “Celidonio”, scuola dell’infanzia “Regina Margherita”, scuola dell’infanzia di via Crispi, scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II”, scuola dell’infanzia sita nella frazione di Bagnaturo e scuola dell’infanzia sita nella Scuola Capograssi). L’amministrazione comunale continua la ricerca di immobili da destinare temporaneamente a plessi scolastici per ospitare gli alunni della materna. Fra i tanti si pensa sempre agli edifici della zona peep, nei pressi del contratto di quartiere, ma ad oggi non c’è nulla ancora di ufficiale. Quello che è certo è che per un migliaio di studenti di Sulmona le vacanze ormai sono finite.

Andrea D’Aurelio

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