SULMONA – Era stata convocata per la terza dose del vaccino anti Covid per i primi di marzo ma è stata raggiunta dall’avviso dell’Agenzia delle Entrate, l’avvio del procedimento sanzionatorio, poiché non in regola con il ciclo vaccinale entro il primo febbraio, giorno in cui è scattato l’obbligo per gli over 50. Protagonista della disavventura è una donna residente a Pacentro che ora si sta attivando per inviare le controdeduzioni al fine di evitare l’irrogazione della sanzione amministrativa. La diretta interessata aveva completato il ciclo primario di vaccinazione ma non si era sottoposta alla terza inoculazione entro il 1 febbraio, poiché convocata per altra data dalla Asl. Incredibile ma vero. Ma il database dell’Agenzia delle Entrate non fa distinzioni di sorta e in questi giorni sta notificando tutti gli avvisi pregressi agli over 50 non in regola. La donna quindi dovrà avviare l’iter per certificare l’avvenuta vaccinazione. Stesso procedimento è stato adottato da un turista e da uno straniero residente in Valle. Al momento anche gli addetti ai lavori fanno fatica a fare una stima ma decine di sanzioni sarebbero state elevate anche sul territorio. Nonostante lo stato di emergenza è ormai formalmente cessato, le multe agli over 50 no vax o, comunque, agli ultracinquantenni che non hanno potuto vaccinarsi sono arrivate a destinazione proprio in questi giorni. Le sanzioni, quindi, non riguarderanno gli over 50 che non hanno potuto effettuare la vaccinazione contro il Covid per motivi sanitari. Tutti coloro che, invece, non si sono vaccinati e hanno dai 50 anni in su riceveranno una lettera dall’Agenzia delle Entrate che li avvisa della multa, ricevuta in automatico. Si sblocca in questo modo la fase di invio: ferma, negli ultimi mesi, a causa della difficoltà da parte del Ministero della Salute a stilare elenchi dettagliati dei non vaccinati. Inoltre, fino a qualche giorno fa si era in attesa di ricevere l’ok alla procedura da parte del Garante della privacy. Sarà ora l’Agenzia delle Entrate, tramite Poste, ad inviare le cartelle esattoriali ai diretti interessati. Le lettere che riceveranno a casa sono denominate “comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio”: ne saranno inviate circa 100mila al giorno e la persona sanzionata avrà 10 giorni di tempo per rispondere, inviando eventualmente un certificato medico che dimostri l’impossibilità a potersi vaccinare. Saranno le aziende sanitarie territorialmente competenti a valutare i documenti presentati. La sanzione sarà evitata solo in caso di “accertato pericolo per la salute”. Dopo la replica alla comunicazione, l’Agenzia avrà altri 180 giorni di tempo per mandare la cartella via mail o tramite PEC. Meglio tardi che mai verrebbe da dire anche se, nel caso di specie, le sanzioni risultano inopportune e fuori tempo massimo visto l’allentamento delle misure per il post emergenza.