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“Nessuna preoccupazione nè allarmismo ma siamo in prima linea per la ricerca”. Ad affermarlo ai nostri microfoni è il virologo dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, Alessio Lo Russo, che interviene a proposito del vaiolo delle scimmie. A livello europeo sono circa una settantina i casi registrati di “Monkeypox”, mentre in Italia sono circa una decina. Nessun caso in Abruzzo, per ora, ma per essere pronti all’eventualità di un propagarsi della malattia infettiva a fini precauzionali il Ministero della Salute ha inviato una circolare alle Regioni. Si tratta di un documento per fare chiarezza sulla malattia e attivare la gestione dei casi passando per il trattamento con farmaci, il tracciamento dei contagi, ma anche il sistema di prevenzione. E se c’è chi parla già di ipotesi vaccino ad esempio per il personale sanitario e di quarantena, l’istituto Zooprofilattico sperimentale Abruzzo Molise ha annunciato di essere pronto per lavorare anche su questa tipologia di malattia infettiva che solitamente si manifesta con febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e dolore ai linfonodi, seguiti successivamente dalla comparsa di pustole cutanee sul volto e in seguito generalizzate. “La trasmissione interumana è difficile con le goccioline respiratorie per cui rassicuro l’opinione pubblica. Non è trasmissibile come il Covid ma passa attraverso i fluidi infetti. Si risolve in modo efficace ed è arcinota rispetto al Coronavirus perchè abbiamo un vaccino a disposizione”- spiega Lo Russo ricordando che la situazione diagnostica è sotto controllo. Ci si adopera quindi per un’allerta preventiva e per andare avanti con la ricerca per studiare meglio l’infezione sotto il profilo genomico. Nulla a che vedere con il Covid insomma.

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