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SULMONA – Scatta la mini rivoluzione nell’ospedale di Sulmona per aprire il cantiere della demolizione dell’ala vecchia e della riqualificazione dell’ala Bolino con i fondi del Pnrr. I primi trasferimenti posti in essere riguardano otorinolaringoiatria e il servizio di endoscopia, entrambi collocati nel nuovo corpo ospedaliero al posto della lungodegenza che risulta ancora inattiva a cinque anni dalla messa in funzione della struttura. Tuttavia con tale operazione la Asl ha inteso salvare l’endoscopia, per la quale si era deciso la temporanea collocazione a Pescina. Un’operazione che, secondo le sigle sindacali e gli operatori, avrebbe comportato notevoli disagi per i pazienti dell’area peligno-sangrina e i degenti del nosocomio costretti al trasferimento in caso di consulenza. Sul punto erano intervenuti la consigliera regionale, Marianna Scoccia che aveva annunciato l’attivazione di una task force e il sindaco, Gianfranco Di Piero che si era messo in contatto con i vertici aziendali. Il piano della Asl prevede inoltre il trasferimento del servizio riabilitazione e servizi ambulatoriali in altri ambienti sanitari, spostamento del Centro Stella nell’ala Bolino e nel nuovo corpo di fabbrica, allestimento di prefabbricati nell’area dell’ospedale di Sulmona per il deposito della Tac e di altre apparecchiature elettomedicali, ricollocamento degli spogliatoi centralizzati e individuazione dei locali per gli impiegativi amministrativi. Si tratta di un intervento da 5 milioni e mezzo, compresi 136 mila euro di oneri di sicurezza, affidato all’operatore economico Rti Arpe Appalti, con sede a Casagiove, che aveva offerto un ribasso del 14,95 per cento sugli importi posti a base di gara. Gli impianti, con un importo complessivo di circa 6 milioni di euro ottenuti con Pnrr, saranno adeguati e sostituiti nei reparti di pediatria, ostetricia e ginecologia, blocco parto ed operatorio.

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