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SULMONA – “Ogni eventuale ulteriore utilizzo del simbolo e del nome del Partito Democratico, nello svolgimento delle attività istituzionali dell’assise civica, non è dunque autorizzato e sarà oggetto di valutazione, in ogni sede ritenuta opportuna”. Lo mette nero su bianco il Segretario provinciale e commissario del circolo Pd Sulmona, Francesco Piacente, che ha fatto partite una missiva indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale, Katia Di Marzio, riguardo la vicenda del gruppo consiliare Pd. L’effetto del commissariamento si ripercuote sull’uso del simbolo nell’assise civica. I tre consiglieri Bruno Di Masci, Antonio Di Rienzo e Fabio Ranalli non possono agire in nome e per conto del Pd in Consiglio Comunale. E Piacente avverte il Presidente del Consiglio per la conseguente presa d’atto e l’adozione di tutte le procedure del caso. “Ritengo di doverle comunicare che, a seguito del commissariamento del locale circolo del Pd, come deciso dal Segretario regionale Domenico Di Sabatino e comunicato a norma di statuto con nota del 12 aprile 2019, ad oggi i consiglieri comunali Di Masci, Di Rienzo e Ranalli non sono autorizzati a rappresentare il Pd in Consiglio Comunale”- scrive Piacente a Di Marzio. Il Presidente del Consiglio ha informato quindi i diretti interessati e la Segretaria Generale. Stando alle recenti dichiarazioni del consigliere Antonio Di Rienzo saranno i tre iscritti al partito a fare un passo indietro e tornare nei rispettivi movimenti politici con i quali sono stati eletti in Consiglio. Le dimissioni annunciate non sono state ancora ratificate mentre i dimasciani scaldano i motori per il ricorso formale contro il provvedimento del commissariamento e per l’esposto da presentare alla Procura della Repubblica dopo il cambio della serratura nella sede del circolo. Anche per il Pd si annuncia un’estate calda.

Andrea D’Aurelio

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