SULMONA – Secondo atto dell’udienza preliminare a carico dei vertici di Strada dei Parchi per l’inchiesta sui viadotti ammalorati in autostrada. Il giudice per le udienze preliminari, Marta Sarnelli, ha respinto la costituzione di parte civile che aveva depositato Anas e ha acquisito le perizie illustrate in aula sulle caratteristiche tecniche e strutturali dell’infrastruttura. Nell’udienza del prossimo 11 maggio si entrerà nel dettaglio delle singole posizioni, fermo restando che gli avvocati difensori hanno opzionato il rito abbreviato, richiesta che sarà formalizzata a maggio. Davanti al Gup hanno sfilato il consigliere di amministrazione della holding del Gruppo Toto, Cesare Ramadori, all’epoca dei fatti amministratore delegato di Sdp, della quale oggi è presidente, Igino Lai, responsabile di esercizio di Sdp e Gianfranco Rapposelli, amministratore delegato di Infraengineering, altra societa’ del gruppo specializzata nella progettazione. Le ipotesi di reato iscritte nel fascicolo sono inadempimento nei contratti di pubbliche forniture – per i 16 viadotti del territorio – attentato alla sicurezza dei trasporti, più altri reati minori. La concessionaria autostradale ha fatto
notare che le manutenzioni sono state regolarmente eseguite e che il castello delle accuse è stato già smontato altrove. Quella di Sulmona è la quarta procura abruzzese ad aver aperto un contenzioso con Strada dei Parchi, dopo Pescara, Teramo e L’Aquila