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SULMONA – Strada dei Parchi, concessionaria di A24 e A25, ha inviato al ministero Infrastrutture e Trasporti una diffida per lo sblocco dei 192 milioni per la messa in sicurezza dei viadotti, fondi inseriti nel decreto Genova. Si chiede di “voler adottare senza ulteriore indugio e comunque entro e non oltre 5 giorni ogni atto autorizzativo teso a consentire l’avvio di lavori urgenti o comunque ritenuti necessari, con ogni conseguente assunzione di responsabilità in caso di ulteriori ritardi e/o espresso diniego”. Sullo stato dei viadotti e sui provvedimenti di adottare il sindaco di Prezza, Marianna Scoccia, chiede di fare chiarezza. Proprio Ieri il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli aveva rilanciato l’allarme sui viadotti dell’A24 e A25 che ha ispezionato qualche settimana fa fra Bugnara e Cocullo. Il sindaco di Sulmona Annamaria Casini, a nome dei primi cittadini del Centro Abruzzo, aveva chiesto di evitare la chiusura. Oggi ad alzare il tiro tocca alla Scoccia. “Dopo aver letto un documento del ministero dei trasporti che riporta l’esito di un monitoraggio su tutti piloni autostradali, eseguito da una società specializzata, commissionato da Strada dei Parchi e consegnato al ministero che non li ha contestati, garantendo in realtà la tenuta degli stessi – spiega il sindaco – poi però il ministro Danilo Toninelli ha rilasciato dichiarazioni forti con le quali, invece, ha lanciato un allarme sulla stabilità dei viadotti”. “A questo punto non possiamo che rilevare un profondo clima di incertezza – sottolinea Scoccia – i cittadini, infatti, non possono che essere confusi dopo tutte queste dichiarazioni discordanti. Ritengo, adesso, ancor di più, necessario che il governo faccia assoluta chiarezza in merito a questo delicato argomento. Lo chiedo pubblicamente in qualità di sindaco ,nell’interesse dei nostri cittadini. Abbiamo bisogno di sapere, abbiamo bisogno di capire quali saranno le azioni del governo del cambiamento in merito all’argomento”. Anche nelle piazze e nei quartieri della città chiedono chiarezza e trasparenza.

Andrea D’Aurelio

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