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SULMONA. Sarà un incidente probatorio a fare chiarezza sulla presunta violenza sessuale, denunciata nei giorni scorsi da una 27enne, residente in un comune dell’Alto Sangro. La donna è stata dimessa dall’ospedale e il procuratore della repubblica di Sulmona, Luciano D’Angelo, ha chiesto di sentirla in “modalità protetta”, con la consulenza di esperti del settore, per cristallizzare la sua versione e metterla in cassaforte. Da qui la richiesta al giudice per le indagini preliminari di fissare l’incidente probatorio per sentire la vittima di violenza di genere. La vicenda risale alle scorse settimane quando la giovane donna, dopo essere rientrata a casa, si era sentita male ed era rimasta per ore in silenzio, senza comunicare con i propri familiari e con gli amici. I genitori, vista la situazione, avevano chiesto aiuto alle forze dell’ordine. La 27enne era stata accompagnata nella caserma di Castel di Sangro e da qui trasferita nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila dove era stata presa in carico dai medici e da un’equipe di esperti. Proprio ai sanitari la donna aveva riferito di essere stata violentata da due uomini, residenti in un paesino dell’Alto Sangro. Era stato quindi attivato il codice rosa, per le donne vittime di violenza. La visita ginecologica, tuttavia, non aveva evidenziato anomalie. Per questo era stata richiesta una consulenza psicologica per scavare a fondo sulla vicenda e capire cosa è accaduto realmente. I carabinieri stanno quindi facendo luce sulle circostanze e sul racconto della vittima.

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