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Sarà pronunciata il prossimo 13 febbraio la sentenza a carico di un 47 enne residente a Sulmona, finito sotto processo per la presunta violenza sessuale nei confronti di una vicina di casa di 22 anni. A fissare la data è stato il collegio giudicante del Tribunale di Sulmona, presieduto dal giudice, Pierfilippo Mazzagreco, nel corso dell’udienza celebrata nella giornata di ieri. Una vicenda delicata che risale a febbraio 2021. Dagli atti d’indagine è venuto fuori che il 47 enne, a fronte di un diniego manifestato dalla giovane, con violenza consistita nel sollevarla di peso, nel porla sul tavolo della cucina e nel toglierle con forza i leggins indossati, la costringeva a subire atti sessuali. Colpendola pure con uno schiaffo alla parte sinistra del volto, stringendole con le mani il collo e sferrandole pugni sui fianchi, sulle costole e dietro la schiena, le provocava un trauma cranico facciale giudicato guaribile in venti giorni. Ma c’è di più. Sempre secondo il racconto della vittima, il 47 enne, al fine di trarne profitto, si sarebbe impossessato del telefono cellulare della giovane, che è stato sequestrato dalla Polizia nel corso della perquisizione domiciliare a carico dell’imputato, assieme ad una sostanza stupefacente contenuta in un barattolo di vetro, rinvenuta nella villa dove era avvenuto il fattl. Dal canto suo il 47 enne ha negato ogni forma di violenza e anche le lesioni. Il processo si chiuderà il 13 febbraio quando, davanti ai giudici del collegio, dovranno sfilare i genitori della ragazza e l’ex Dirigente del commissariato di polizia, Antonio Scialdone, che curò l’attività d’indagine.

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