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SULMONA – Dopo una settimana nera con il balzo dei casi dovuti all’effetto Pasqua, quella che è incominciata sembra seguire lo stesso andazzo. Anzi. Sono ben 51 le nuove positività messe a referto dalla Asl nell’odierno bollettino, spalmate su tutto il territorio peligno-sangrino. Un dato non proprio incoraggiante visto ci si aspettava una rilevazione sicuramente più “soft” per via della due giorni di festa. Il ponte del 25 aprile, vuoi per l’onda lunga della Pasqua o per gli scrupoli delle nuove rimpatriate, ha fatto registrare un incremento del numero dei tamponi svolti nelle farmacie e nelle strutture accreditate. Non è un caso che ben 43 delle 51 positività registrate oggi sono state scoperte con il tampone antigenico e risultano così distribuite: Sulmona 17, Pratola Peligna 9, Pescocostanzo 5, Castel di Sangro 5, Pettorano sul Gizio 3, Pescasseroli 3, Vittorito 1, Villetta barrea 1, Villalago 1, Scanno 1, Roccaraso 1, Raiano 1 Prezza 1 Opi 1 Alfedena 1. Nell’elenco compare un’operatrice sanitaria in servizio presso l’ospedale peligno. Sulmona resta maglia nera del contagio, verosimilmente per la densità e per la maggiore concentrazione delle presenze turistiche in questi giorni. Occhi puntati anche su Pratola Peligna e Cocullo, i due centri che si preparano ai grandi festeggiamenti della Madonna della Libera e del Rito dei Serpari. Entrambi saranno interessati da un’ondata di turismo delle grandi occasioni. Per cui tutti gli eventi restano osservati speciali, fermo restando il piacevole ritorno alle tradizioni. A fare festa in questi giorni sono state le guarigioni che non ancora vengono refertate dagli addetti ai lavori. Per questo, per i numeri totali della pandemia, si dovrà attendere verosimilmente la giornata di domani. L’effetto Pasqua si può definitivamente archiviare mentre nei prossimi giorni arriverà il conto del ponte che ha allungato le presenze turistiche nei piccoli e nei grandi centri della vallata. Infine oggi sono ripartite le inoculazioni nella nuova sede di viale dell’Industria con un ospite d’eccezione, la maestra Giuseppina, che si è sottoposta alla quarta dose di vaccino alla veneranda età di 106 anni. Dalla comparsa in piazza il giorno di Pasqua al ritorno al centro vaccinale, la nonna d’adozione diventa un esempio di energia e di perseveranza dopo due anni di pandemia che hanno alzato l’asticella della rassegnazione.

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