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Selvaggia Lucarelli, giornalista de Il Fatto Quotidiano, pubblica sui social un lungo post spiegando le ragioni per le quali  “non esprimerò alcuna solidarietà a Giorgia Meloni“.

La leader di Fratelli d’Italia è stata pesantemente insultata dal docente di Storia dell’Università di Siena Giovanni Gozzini nel corso del format “Bene bene Male male” dell’emittente Controradio.

Solidarietà alla Meloni espressa da buona parte del mondo politico, come il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Mario Draghi. Nella sua spiegazione del non voler essere solidale, la Lucarelli scrive:

“Non esprimerò alcuna solidarietà a Giorgia Meloni. E non la esprimerò nonostante- come ovvio- mi faccia orrore il linguaggio del professore Giovanni Gozzini, che sconterà il suo errore come è giusto che sia. Nonostante mi faccia orrore chiunque diffonda l’odio attraverso il linguaggio. Anzi. Nonostante e proprio in virtù di ciò, non esprimerò solidarietà a Giorgia Meloni.

Perché la solidarietà è un concetto profondo, un’idea, un abbraccio di fratellanza e complicità che non posso concedere a chi ha fatto dell’ intolleranza e della divisione il suo credo politico. Perché l’insulto è odio, ma il linguaggio più subdolamente aggressivo è quello utilizzato per far leva sulle emozioni, sulle paure, sull’ignoranza e sull’identificazione del nemico in chi è fragile e diverso.

Quello utilizzato costantemente da Giorgia Meloni per la sua propaganda politica, quello masticato e vomitato da buona parte del suo elettorato sui social e fuori dai social. Quello su cui fanno leva molti rappresentanti del suo partito, spesso autori di post razzisti, sessisti, omofobi. Fratelli d’Italia, il partito di chi vota contro la risoluzione Ue sul razzismo dopo il caso George Floyd, che ‘i genitori sono padre e madre’, che non ha alcuna pietà per chi attraversa il Mediterraneo, che è ‘pronto alle barricate’ contro lo ius soli, che ‘ho un rapporto sereno con il fascismo’ (cit. Giorgia Meloni).

Il linguaggio del professore di fronte al quale ci si sdegna tanto è ben più moderato di quello modellato da anni di sua propaganda che pascola sui terreni fertili dell’odio. Propaganda basata sull’odio la cui potenza persuasiva è ben chiara alla Meloni.  Pure la solidarietà di di Mattarella, ci mancava. Chissà se Mattarella telefona anche ai gay pestati o agli stranieri discriminati da chi si abbevera a queste fonti. Io non la esprimo la solidarietà alla Meloni, che non ne ha certo bisogno. Rimprovero il professore, ma non mi stringo a lei, non provo alcun sentimento di vicinanza nei confronti di chi ‘Ringrazio per la solidarietà ricevuta da donna, madre e italiana’. Da madre e italiana. Perché se fosse stata figlia e straniera quello ‘scrofa’, chissà, sarebbe stato un po’ meno grave. Al massimo, cito proprio Giorgia Meloni, quella che quando un consigliere comunale del suo partito scrisse «Lesbiche e gay ammazzateli tutti», lei “Frasi gravi ma nessuna lezione da Pd!”. Ecco, frasi gravi quelle del professore, ma non prendo lezioni da Fratelli D’Italia. E dalla Meloni”.

Tra i tanti commenti, però, quello che ha suscitato ovviamente più polemiche è stato quello del governatore Marsilio che così ha risposto:

lucarelli

“Ieri esprimevo la mia solidarietà a Giorgia Meloni, oggi il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, insulta su Facebook la giornalista Selvaggia Lucarelli dandole della miserabile”. Così interviene la deputata Dem Stefania Pezzopane. E chiede a Marsilio di rivolgere scuse a Lucarelli e a Meloni di intervenire “nei confronti di un suo esponente che offende un’altra donna”. “Selvaggia Lucarelli – ricorda la parlamentare – aveva pubblicato un post serio e corretto in cui spiegava perché non dava la solidarietà a Giorgia Meloni. Le parole del professor Gozzini nei confronti di Meloni sono gravi e in tante le abbiamo condannate. Ma quanto è più grave quel ‘miserabile’ rivolto a una giornalista che non esprime la sua solidarietà in un post argomentato con dovizia di particolari e senza offese ad alcuna? È più grave perché quel ‘Lei è una miserabile’ viene da Marco Marsilio, presidente di Regione e membro di Fratelli d’Italia. Nelle offese rivolte a Meloni si trattava di un professore universitario, ma anche di un privato cittadino. Nel caso di Lucarelli, tuttavia, chi offende è un rappresentante delle istituzioni. E non è una differenza da poco. Inoltre, Selvaggia Lucarelli è una giornalista, e quell’offesa mina anche la libertà di informazione. Marsilio chieda scusa e Giorgia Meloni intervenga nei confronti di un suo esponente che offende un’altra donna”.

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