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SULMONA – E’ dovuta transitare per il centralissimo corso Ovidio di Sulmona per riportare, presso il proprio domicilio, due pazienti Covid guariti dall’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Ma il varco della ztl non perdona. Anche le ambulanze Covid vengono multate in città. Si tratta del mezzo dell’associazione di volontariato, Angeli del Soccorso, che nelle scorse settimane è incappato in contravvenzione, per via dell’altalena degli orari dell’area pedonale urbana e della zona a traffico limitato.  L’infrazione contestata risale allo scorso 22 dicembre ma la verbalizzazione e la relativa notifica risalgono ai giorni scorsi. Alla Presidente dell’associazione, che era a bordo del mezzo di soccorso, viene contestata la circolazione lungo Corso Ovidio senza rispettare il divieto di transito imposto dalla segnaletica verticale e senza autorizzazione. Il pass l’associazione lo ha ottenuto solo a fine gennaio dopo specifica richiesta onde evitare di incappare di nuovo in contestazione. Ma la multa di 83 euro è stata comunque notificata. “Solo a Sulmona si multano le ambulanze Covid. Non è l’importo ma è una questione di principio. D’altronde stavamo riportando due Covid”- spiega la malcapitata volontaria-automobilista. Dal Comando di Polizia Locale arrivano rassicurazioni. I mezzi di soccorso- fanno sapere- possono transitare infatti solo in condizioni di emergenza ma va fatta apposita richiesta, indicando la targa. Il varco “senza cuore”, verrebbe da dire visto il momento storico, non può che rilevare il mezzo non autorizzato. Nel caso di specie si può chiedere alla Prefettura l’archiviazione della contravvenzione per l’esimente dell’emergenza. Fatto sta che, per il momento, la sanzione è arrivata al destinatario, anzi alla destinataria, una volontaria che come gli altri sta dando il suo contributo per l’emergenza pandemica in atto. Notte e giorno senza fermarsi mai.  Alla fine della giornata, per ringraziamento, arriva la multa. Le procedure sono chiaro ma il caso sicuramente è sui generis e merita la giusta attenzione.

Andrea D’Aurelio

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