banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner
banner

La “Ragazza della fontana”, “Lavandaie e il fiume sparito”, “Le vendemmiatrici”, “Il lupo e il cervo su pietra sentinelle”: sono tra le immagini che animeranno le mura del piccolo borgo di Pacentro. Si tratta del progetto ‘I muri parlanti’ a cura di Sara Galterio, partito da Pcentro nel 2016. In giro per vicoli si possono scorgere teste di asinelli che spuntano da finestre dipinte al posto delle vecchie stalle, oppure gufi che ridonano dignità a piccoli spazi anonimi e ancora caprette tridimensionali che richiamano l’attenzione dove si assaggiano prodotti caseari e vini locali. Il progetto dei muri parlanti ha varcato quest’anno i confini del borgo e ci si può imbattere in qualche sorpresa inaspettata anche in località vicine (“le campagnole” e “donna al portone” Sulmona) ma anche nella capitale “veduta di Roma da un interno”(appartamento privato RM).

All’inaugurazione dell’opera “Omaggio ad Annamaria” saranno presenti le autorità locali e tutti i componenti viventi della famiglia/sponsor a partire dal capostipite di cui possiamo solo fare il nome: Pietro. E’ aperta la gara a chi lo riconosce tra i personaggi sul muro. Ed è grazie a un’artista e a generosi mecenati la cui lista si arricchisce nel tempo, che in questo piccolo scorcio d’Abruzzo i muri continuano a parlare.

E non sarà mai abbastanza la gratitudine dovuta a queste persone speciali che hanno lasciato il loro paese per realizzare i loro sogni mantenendo un forte legame con le origini e oggi, con grande generosità e spirito di appartenenza, investono idealmente e  materialmente per lasciare una traccia che sia anche testimonianza di un patrimonio di arte, tradizioni e cultura popolare da salvaguardare perché parte dell’ identità del luogo. Il laboratorio dove nascono i muri parlanti è visitabile su appuntamento a Pacentro, in via Dante Alighieri, strada per Passo San Leonardo.

Lascia un commento