Apertura del Tempo del Creato 2024 nella Diocesi di Sulmona-Valva
San Benedetto in Perillis (AQ) – La comunità di San Benedetto in Perillis ha accolto con calore e fratellanza l’apertura del #tempodelcreato2024, un evento significativo per la Diocesi di Sulmona-Valva. La cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi fedeli e del vescovo Mons Michele Fusco, che ha condiviso momenti di riflessione e preghiera con i presenti.
L’organizzazione dell’evento è stata impeccabile, grazie all’impegno e alla dedizione della comunità locale, che ha offerto un esempio contagioso di speranza e azione concreta. La partecipazione numerosa ha reso l’occasione ancora più speciale, sottolineando l’importanza di questo periodo di riflessione e celebrazione del creato. A raccontare l’esperienza l’animatrice Circolo LaudatoSì Sulmona-Valle Peligna Imma Benenato:
“Il Tempo del Creato rappresenta un’opportunità preziosa offerta dalla Chiesa per connetterci con la natura e riflettere sulla nostra responsabilità verso l’ambiente. Quest’anno, il tema “Sperare e agire con la creazione” ci invita a focalizzarci sulla speranza e sull’impegno, specialmente come cattolici, ad agire per il bene comune.
Insieme al Vescovo Michele, abbiamo scelto di vivere questo primo appuntamento a S. Benedetto in Perillis, un piccolo borgo che, come molti altri borghi di montagna, trascorre gran parte dell’anno in dignitosa solitudine.
All’arrivo, dopo la foto di gruppo, ci siamo divisi: alcuni hanno raggiunto il luogo della celebrazione in jeep, mentre la maggior parte, più allenata e volenterosa, ha preferito incamminarsi a piedi. Questo percorso ci ha permesso di ammirare gli alberi del bosco circostante e le sfumature di colore della vegetazione, ormai appassita. Il sentiero ci ha condotti alla splendida radura di Macchia Spinosa, già affollata dai primi partecipanti.
La celebrazione è iniziata con i saluti di Mons. Michele Fusco e della Sindaca Laura D’Abrizi, seguiti dalla recita della Preghiera del Tempo del Creato. Celebrare la Parola di Dio al tramonto, in un magnifico scenario montano come quello di Macchia Spinosa a fine estate, ha riempito i nostri cuori di gioia e gratitudine per la bellezza della creazione.
Rientrati in paese, abbiamo partecipato a una visita guidata che ci ha condotti, stradina dopo stradina, fino all’Abbazia benedettina, aperta per l’occasione. Un ringraziamento speciale va alle giovani guide sanbenedettine che, con professionalità e passione, ci hanno illustrato la storia, le grotte, l’arte e i mestieri del borgo. La serata si è conclusa con una cena allegra in una delle grotte più suggestive del paese, allestita appositamente per noi.
Questo evento ci ha ricordato l’importanza di sperare e agire insieme per la salvaguardia del nostro pianeta, un impegno che, come comunità, dobbiamo portare avanti con dedizione e amore.”
