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PRATOLA PELIGNA – Quando la bellezza si coniuga alla voglia di fare. Entusiasmo e tanta creatività nella seconda edizione del concorso “Balconi Fioriti”, l’evento inserito nei festeggiamenti della Madonna della Libera che ha trasformato i pratolani in veri e propri ambasciatori del loro paese. Con spiccato senso di dedizione i trentanove partecipanti si sono dilettati ad abbellire gli angoli più suggestivi di Pratola Peligna con colpi di estro e fantasia che hanno reso la vita difficile ai giurati che nei giorni scorsi, presso la Sala Parrocchiale del Santuario, hanno premiato i vincitori del concorso. La manifestazione, coordinata dal giornalista Ennio Bellucci, è stata curata dal comitato festa e da Calogero Aronica, Presidente di Giuria. “Ringraziamo l’amministrazione comunale per il contributo e il sostegno apportato alla manifestazione, le aziende del territorio che hanno appoggiato l’iniziativa (Di Nino Trasporti, Ditta Sergio Palombizio e Dmc Cuore dell’Appennino) e tutti i partecipanti”, rimarca il Presidente del Comitato Festeggiamenti Gianlorenzo D’Andrea. Nel corso della premiazione i trentanove aderenti hanno ricevuto l’attestato. Il premio è andato invece solo a nove di loro. Nella rosa dei primi tre classificati spiccano i nomi di Nadia Santoro, Livia Iole De Stephanis e Anastasia Petrella. Per la categoria “Piazzette, giardini e vicoli” il riconoscimento, offerto dall’Associazione Fabbrica Cultura, è andato alle rappresentanti di Vico II Madonna della Libera Maria Liberatore, Marzia Passalacqua, Cristina di Francesca, Margherita Vinken e Francesco Mincone. Quarto posto per Irene Carducci. In quinta posizione si è piazzata Luciana Liberatore. Ex equo sia al sesto posto per Silvana Zavarella, Maria Tunno, Iole d’Alessandro, Luciana Santilli e Giuseppina Fabrizi; che al settimo con Anna Zavarella e Maria Macri. La giuria, composta da Calogero Aronica, Silvia Petrella, Wanda Paolini, Lea d’Alessandro e l’assessore Danesa Palombizio, ha premiato Alessandra Fabrizi. Un plauso agli organizzatori è arrivato, a margine della cerimonia, dal parroco padre Renato Frappi che ha invitato il popolo pratolano a non perdere l’abitudine di rendere Pratola più bella perché, come ha già detto qualcuno, “sarà la bellezza a salvare il mondo”.

Andrea D’Aurelio

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