SULMONA – Riportare alla mente la Sulmona di un tempo e far rivivere il dialetto per non dimenticare le proprie radici. Questo il senso di “Sinte la fija meâ€, il testo di Maria Assunta Scipione, presentato poco fa nella saletta Mazzata. In un solo libro vengono fuori tutti gli aneddoti e i particolari del capoluogo peligno: nomi e soprannomi di diversi personaggi, negozi, usanze e tradizioni, situazioni e contesti particolari, ricordi scolpiti nell’anima. “Ho scritto questo testo ripercorrendo tutta la mia esperienza vissuta, pensando alla mia generazione, a come siamo cresciuti e con quali valoriâ€, esordisce l’autrice a Onda Tg. “ Con questa pubblicazione voglio però lanciare un messaggio anche ai più giovani perché conservino sempre le proprie radici e non le rinneghino mai, per nessun motivoâ€. Alla presentazione del testo hanno partecipato anche lo storico Fabio Maiorano e la figlia Daniela Frittella. A moderare l’incontro il sulmonese Cesare Antomarchi.
Andrea D’Aurelio