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SULMONA – Il Centro Studi e Ricerche “Vittorio Monaco” nell’ambito dei LIBERI INCONTRI” ha presentato il libro di Antonio Pennacchi “Canale Mussolini” pubblicato nel 2010 e vincitore del premio Strega nello stesso anno, Editore Mondadori. Si tratta di un romanzo molto letto e abbastanza noto nel panorama librario attuale. Sull’autore e sul romanzo ha tenuto una brillante relazione il professor Raffaele Giannantonio.
Giannantonio è docente universitario ed anche scrittore e poeta. Ha ben illustrato i momenti storici reali in cui è ambientato il romanzo. Si tratta in definitiva di due storie una romanzata della famiglia Peruzzi e l’altra, storia autentica dai primi del 9oo fino alla seconda guerra mondiale.
La presentazione si è tenuta nella sala azzurra della Camerata Musicale Sulmonese ed è stata introdotta da Antonio Di Fonso membro del Centro Vittorio Monaco. L’economia dell’articolo non ci consente di raccontare la trama del romanzo che vogliamo affidare al lettore in quanto il libro si legge con gusto, prosa facile ed immediatamente comprensibile.
Il titolo prende il nome dal principale canale di bonifica dell’Agro Pontino, chiamato all’epoca “Canale Mussolini” e oggi “Canale delle Acque Alte” sito fra i territori comunali di Latina e Cisterna di Latina di cui costituisce per un lungo tratto il confine La famiglia Peruzzi partita dal socialismo, si aggrega in qualche modo al mondo del fascismo pertanto si trasferisce dalla bassa valle Padana nell’Agro Pontino.
Il libro è raccontato da uno dei membri della famiglia Peruzzi, si svelerà solo alla fine quale, secondo lo stile tipico dei filò antica tradizione delle campagne del Nord Est trasportata in Agro pontino in cui le persone si radunavano la sera e si raccontavano antiche storie e leggende. Il linguaggio perciò è basso, colorito, colloquiale e popolare con frequente ricorso al dialetto veneto pontino dei coloni.
Il pubblico ha molto gradito la relazione di Giannantonio il quale, ben lungi dal limitarsi a raccontare la trama del romanzo, ha sollevato parecchi interrogativi, sottolineando i particolari momenti storici in cui è ambientato il romanzo. Il pubblico ha partecipato, come è nell’indole dei “Liberi Incontri”, ponendo al relatore numerose domande.
Gaetano Trigilio

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