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STRASBURGO. Si è appena conclusa l’ultima mobilità per gli studenti dell’IIS “Ovidio”, protagonisti del progetto Erasmus “Simulations des plaidoiries à la Cour Européenne des Droits de l’homme”. Ragazzi e ragazze che hanno coronato l’impegno di tre anni di attività con un incontro davvero speciale alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo. Ad accoglierli, nella sala dei seminari, sono stati, in collegamento, il Giudice italiano della CEDU, Raffaele Sabato, e, in presenza, la magistrata Eleonora Monserrat Pappalettere. Dopo una breve visita, il gruppo composto da 10 docenti e 31 studenti si è riunito per presentare il progetto, la cui attività centrale è stata la simulazione di arringhe alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo su vari tipi di discriminazione.

La professoressa Emanuela Cosentino, referente progetti internazionali del Polo Liceale “Ovidio”, che ha organizzato quest’ultima mobilità, ha presentato i coordinatori dei sei licei partner (Francia, con le città di Dunkerque e Villefranche-de-Rouergue), Bulgaria, Romania, Portogallo) e ha annunciato gli interventi dei due studenti, Vittoria Antonetti e Ritachiara Gorlero della classe 5 IL del Liceo Linguistico “G. Vico”, che, a nome dei compagni, hanno voluto condividere alcune riflessioni e fare il bilancio dell’esperienza. Nei due interventi, molto apprezzati dai presenti, è emersa piena soddisfazione per un progetto che ha visto gli studenti in prima linea nella difesa dei diritti umani. “In un momento storico in cui il mondo è caratterizzato da divisioni e conflitti”, sono state alcune delle parole di Vittoria “è più importante che mai ricordare e riaffermare l’importanza della cooperazione e della comprensione reciproca. L’Erasmus è un esempio lampante di come i giovani possano unirsi al di là delle frontiere e delle differenze culturali per creare un futuro migliore per tutti”. “Grazie all’Unione Europea, per aver reso possibile questa straordinaria opportunità”, ha aggiunto Ritachiara. “Senza il suo sostegno e il suo impegno costante nel promuovere l’istruzione e lo sviluppo giovanile, non avremmo avuto l’opportunità di vivere un’esperienza così significativa. L’UE dimostra da sempre un’attenzione profonda e autentica verso le aspirazioni dei giovani cittadini europei, offrendoci l’opportunità di esplorare, imparare e crescere insieme, abbattendo i confini e i pregiudizi. Il nostro legame va oltre il semplice sostegno finanziario. È un legame di fiducia e di solidarietà, grazie al quale ciò che prima era solo speranza ora diviene realtà”. La riunione è proseguita con interventi di approfondimento dei due relatori, che hanno messo in rilievo il funzionamento della Corte e delle varie istituzioni. In particolare, Sabato ha parlato di recenti casi discussi dalla Corte e legati al complesso dei cambiamenti climatici. Tra questi la sentenza che, lo scorso 9 aprile, ha portato alla condanna della Svizzera per non aver preso le misure necessarie per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici in violazione dell’accordo di Parigi sul clima del 2015. Alla fine della conferenza sono stati consegnati i premi per le due migliori arringhe: al Lycée Beauregard de Villefranche di Rouergue e al Lycée Jean Bart di Dunkerque. Sia il Giudice che la magistrata si sono complimentati per l interessante e ambizioso progetto e hanno offerto piena disponibilità affinché possano ripetersi in futuro.

Nei momenti successivi del soggiorno a Strasburgo, gli studenti hanno visitato anche il Consiglio d’Europa e il Parlamento Europeo, e altri luoghi simbolo della città. Un’esperienza europea che resterà nel cuore di tutti.

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