SULMONA – Sono arrivati circa cento curriculum in tre anni per ottenere un posto di lavoro nella struttura per disabili di “Villa Gioiaâ€, inaugurata con tanto di taglio del nastro il 4 maggio 2013 e mai aperta. Il dato è stato comunicato ieri sera nel corso della rubrica sociale “Un Occhio per Tutti†dal Presidente dell’associazione Aias Sante Ventresca. La “cittadella della disabilità †in grado di ospitare fino a venti disabili, garantirebbe sul territorio almeno venticinque posti di lavoro fra medici e figure professionali. “Villa Gioia vuole assicurare un futuro a tutti i portatori di disabilità e la politica non può prendersi gioco di queste personeâ€, incalza il Presidente Ventresca. “Voglio anche venire incontro a coloro che vengono a chiedere i posti di lavoro. Sono persone che si sono specializzate sul settore. Abbiamo una cartella piena di domandeâ€, rincara Ventresca. Per la struttura collocata in quel di Cantone sono stati spesi 785 mila euro fra la Regione Abruzzo e la Fondazione Carispaq. La realizzazione dell’edificio fu completata nel 2012, l’inaugurazione avvenne un anno più tardi. A distanza di quattro anni tutto tace. Se “Villa Gioia†è ancora chiusa è perché manca l’accreditamento della Regione come struttura socio-sanitaria. Con una missiva del 3 febbraio scorso il professor Ventresca sollecitò il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci e l’assessore regionale alle politiche sociali Marinella Sclocco. “E’ vergognoso che la politica non abbia dato delle risposte, eppure i loro interessi li fannoâ€, conclude Ventresca che chiede alla neo sindaca Annamaria Casini di occuparsi del caso per incalzare la Regione.
Andrea D’Aurelio