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SULMONA – “La diocesi di Sulmona-Valva non è una fabbrica che da un momento all’altro se non rende o non ci sono i numeri e gli operai si elimina. E’ la madre di tutti gli uomini e i cristiani. Non possiamo pensare che venga soppressa”. E’ quanto afferma ai microfoni di Onda Tg Fernando Giannadrea, ex Priore della Confraternita di Santa Maria di Loreto. Giannandrea è stato alla guida del sodalizio lauretano dal 1995 al 2001 ed ha preso a cuore la vicenda del riordino delle diocesi in Italia che penalizzerebbe la Chiesa di Sulmona-Valva che non raggiunge i 90 mila abitanti. “Per otto anni ho militato nella Confraternita e ho avuto modo di conoscere la storia, il ruolo e il valore della diocesi di Sulmona-Valva che non si può cancellare dall’oggi al domani”, incalza Giannandrea. “La Chiesa non può essere un’industria. Siamo già penalizzati dalla politica. E’ importante che la Chiesa guardi alle persone e non ai numeri”, rincara l’ex Priore. L’appello di Giannandrea è agli organi ecclesiali preposti perché la storia, la tradizione e l’identità della diocesi di Sulmona-Valva non vengano meno. In queste ore sono tanti i laici che stanno facendo sentire la loro voce. A interpellare direttamente Papa Francesco con una lettera è stato l’ex sindaco di Sulmona Lando Sciuba. A mettere nero su bianco la loro contrarietà sono stati tutti i sacerdoti in una missiva spedita al Presidente della Cei Angelo Bagnasco. Anche il Consiglio Pastorale Diocesano, presieduto dal vescovo Angelo Spina, si è espresso contro al soppressione della Chiesa diocesana.

Andrea D’Aurelio

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