E’ stato presentato nei giorni scorsi presso la sede della Fondazione Carispaq all’Aquila il progetto di formazione “Lavoro per l’inclusione” destinato ai richiedenti protezione internazionale e ai cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità promosso dalla Fondazione Carispaq, dall’ANCE L’Aquila e dall’ESE – CPT (ente paritetico per la formazione e la sicurezza in edilizia) della provincia dell’Aquila.
L’iniziativa si è svolta nell’ambito delle celebrazioni della XI Giornata Europea delle Fondazioni, ricorrenza istituita per promuovere l’impegno delle realtà filantropiche in Europa.
E’ intervenuto il Prefetto dell’Aquila S.E. Cinzia Torraco alla presenza del Presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri, del Presidente di ANCE L’Aquila Gianni Frattale, del Presidente dell’ESE – CPT Sergio Palombizio e del Vicepresidente ESE – CPT Pietro Di Natale.
Il progetto, illustrato dal Segretario Generale della Fondazione Carispaq David Iagnemma, dal Direttore di ANCE L’Aquila Lucio Cococcetta e dalla coordinatrice dell’ente di formazione Valentina Scenna, prevede un percorso di formazione nel settore edile presso la Scuola dell’ESE – CPT di San Vittorino – L’Aquila, destinato ai rifugiati e ai richiedenti protezione internazionale. Si tratta di un esempio efficace di sinergie tra istituzioni private ed un modello virtuoso di integrazione attraverso politiche del lavoro.
L’incontro si è concluso con l’intervento del prefetto dell’Aquila S.E. Cinzia Torraco che ha inquadrato il progetto nell’ambito degli strumenti legislativi messi in campo dal Governo, sottolineando come la presenza dei richiedenti asilo sia notevolmente aumentata in queste ultime settimane anche nel territorio della provincia dell’Aquila, dove sono circa mille i migranti.
Fino ad ora sono state realizzate quattro edizioni del corso. La quinta avrà, come le altre, una durata di 80 ore di cui 16 di formazione teorica obbligatoria per entrare in cantiere, a cui si aggiungono altre 64 di formazione pratica con un percorso di alfabetizzazione della lingua italiana.
Grazie a questo strumento sono stati formati 53 ragazzi di cui 35 assistiti dalla Caritas e 18 dall’ Arci dell’Aquila. Questo progetto è una delle prime esperienze in Italia che mira, attraverso un utile percorso di formazione, all’inserimento socio lavorativo e all’integrazione in un settore, quello edile, in cui c’è estremo bisogno di figure specializzate; in questo modo si garantisce l’ingresso nel mondo del lavoro a persone svantaggiate e al tempo stesso si aiutano le imprese a reperire le figure professionali necessarie.