Torna a L’Aquila, ospite nel cartellone della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” la cantante bolognese Cristina Zavalloni, con il programma “Giacomo Puccini nell’Europa del cabaret”, un viaggio musicale nei primi anni del Novecento di grande trasformazione per la musica nei teatri lirici e di prosa, nelle sale da concerto, fin nei cabaret.
Cristina Zavalloni una delle voci più interessanti del panorama nazionale, raffinata interprete di tanti generi musicali, dal barocco al jazz, è accompagnata dal clarinettista Gabriele Mirabassi, fra i migliori interpreti italiani sia del repertorio classico che delle sperimentazioni jazz, ed il pianista Andrea Rebaudengo, docente al Conservatorio di Milano e con una carriera di livello internazionale
L’appuntamento è per domenica 10 marzo all’Auditorium del Parco con inizio alle ore 18.
In questo nuovo lavoro Cristina Zavalloni esplora vari aspetti della musica operistica che all’inizio del secolo scorso, a partire da Giacomo Puccini, trova strade diverse, dalla lirica dei grandi teatri alle canzoni popolari nei jazz club e nei cabaret. Sin dalle prime opere giovanili, Puccini si è imposto come compositore legato, da una parte, alle radici italiane e dall’altra un attento esploratore di tutte le novità della musica, del teatro e della cultura in ambito europeo. Decennio dopo decennio questa curiosità si trasforma in una fonte di arricchimento, ispirazione e costante elaborazione che amplia la sua creatività. Di Puccini si ascolterà solo un’aria del repertorio operistico, quella dall’opera “Il Tabarro” e poi la ninna nanna “E l’uccellino”. Questo viaggio musicale testimonia i fermenti che stavano animando l’Europa: dalla Francia alla Germania, ci si presenta un mondo artistico che corre verso rapidi cambiamenti. Si pensi ad esempio alla rivoluzione della stessa concezione di teatro che stava attuando Bertolt Brecht con i compositori Kurt Weill e Hans Eisler dei quali si ascolteranno alcune celebri song. Cambiano i modelli anche per i compositori più “classici” come Francis Poulenc che in Francia mette in musica il Bestiario di Apollinaire o come il padre della dodecafonia Arnold Schönberg che scrive i “Cabaret Songs”. L’eredità di Puccini nella musica da cabaret, dunque, approda alla più celebre delle canzoni di quegli anni la “Lili Marleen” di Norbert Schultze.
La maggior parte dei brani in programma sono arrangiati dallo stesso trio Zavalloni – Mirabassi – Rebaudengo per un concerto che coinvolge il pubblico in un viaggio originale e appassionato, presentato con successo al Puccini Festival 2023.