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Come previsto, boom di presenze, circa 30mila, alla Fiera Internazionale del tartufo appena conclusasi a L’Aquila. Oltre 60 aziende dell’agrifood che hanno messo in vetrina i tartufi d’Abruzzo, nelle ​loro nove varietà. E sono già arrivate decine di contatti e accordi commerciali con buyers internazionali che operano nei mercati degli Emirati Arabi, Quatar, Arabia Saudita, Spagna, Messico, Finlandia​, Venezuela,​ Giordania e Bosnia Erzegovina. Otto gli studenti degli istituti alberghieri abruzzesi vincitori di un contest di cucina che andranno a frequentare uno stage a Dubai, masterclass con ​grandi chef, e con chef influencer che hanno contribuito a diffondere e rendere virali sui social il brand Abruzzo​, legato alle eccellenze enogastronomiche. Convegni di tenore scientifico e divulgativo​, che hanno rappresentato preziosi momenti di confronto e conoscenza per gli addetti ai lavori e non solo.

A tracciare il bilancio dell’evento il vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente, ideatore della fiera: “È stato premiato un grande sforzo organizzativo e ancor prima una strategia volta all’internazionalizzazione, alla promozione e alla valorizzazione delle nostre eccellenze dell’agrifood. La fiera ora sarà un riferimento certo per gli anni a venire, per tutta la filiera del tartufo abruzzese, ovvero di un prodotto eccezionale, che per troppo tempo ha fatto la fortuna di altre regioni che lo acquistavano a loro beneficio. La quantità di tartufi raccolti e coltivati in Abruzzo è già competitiva, bisogna continuare a costruire intorno a questo tesoro una cultura, una consapevolezza, e rafforzare un sistema di produzione, trasformazione, promozione e vendita capace di affermarsi a livello globale”.

La Fiera internazionale si inquadra infatti nell’operazione di conquista dei mercati esteri e nell’affermazione di un nuovo protagonismo dei prodotti di punta abruzzesi, avviata dalla Regione Abruzzo, per tramite di Arap. Tra le novità di quest’anno TartufiAmo, contest culinario con in gara gli studenti degli istituti alberghieri abruzzesi, e gli otto appartenenti alle squadre vincitrici, del ‘Leonardo da Vinci’ dell’Aquila, del ‘Di Poppa-Rozzi’ di Teramo e del ‘De Cecco’ di Pescara, parteciperanno ad uno stage gratuito a Dubai nel ristorante di Alessandro Miceli, chef siciliano ambasciatore del tartufo abruzzese, che nel corso della fiera ha dato lezione di cucina assieme allo chef aquilano William Zonfa, allo chef di Castel di Sangro Gianmarco Dell’Armi, al maestro pasticciere di Pescara, Federico Anzellotti. A proporre piatti a base di tartufo anche i popolari chef influencer Ruben Bondi e Francesca Gambacorta, mentre lo chef “wild” Davide Nanni, di Castrovalva, frazione di Anversa degli Abruzzi, è stato ospite ‘a sorpresa’ della fiera con un fuori programma.

Molto partecipato anche il progetto ​’Tartufai d’Abruzzo per un giorno​’, cerca simulata con cani addestrati, organizzato dalla Scuola Majella e supportato dagli studenti dell’Istituto Agrario ​’Arrigo Serpieri​’. I produttori han​no poi donato i loro tartufi per un’asta di beneficenza, il cui ricavato è stato devoluto al rifugio canino di Trasacco, in provincia dell’Aquila.

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