L’Ospedale San Salvatore dell’Aquila registra una eccellente attività per il centro regionale trapianti: così suddivisi per tipologia d’organi: 5 cuori, 9 fegati, 1 polmone e 14 reni, di cui 12 trapiantati dall’équipe del prof. Fabio Vistoli all’ospedale San Salvatore di L’Aquila che si conferma polo d’eccellenza. 2 dei reni prelevati sono stati messi a disposizione del Programma nazionale iperimmuni, nato per dare anche alle persone con difficile trapiantabilità la possibilità di beneficiare di un impianto d’organo.
Un riscontro frutto del grande senso di altruismo di famiglie e donatori e della professionalità e dell’impegno di chi lavora nelle Rianimazioni degli ospedali di L’Aquila, Teramo, Pescara, Chieti e Campobasso nonché di tutta la rete trapiantologica regionale, coordinata dal Centro regionale trapianti Abruzzo e Molise, in costante dialogo con il Centro nazionale trapianti Operativo. In virtù dell’atto di generosità dei 9 donatori, tra giugno e agosto, 30 pazienti in tutta Italia hanno potuto migliorare la propria qualità di vita.
L’unico neo del lusinghiero bilancio è rappresentato dall’opposizione alla donazione per 4 pazienti deceduti che ha ridotto la possibilità di trapiantare organi idonei. La mancanza di una dichiarazione in vita da parte del cittadino e l’opposizione dei familiari sono i fattori che impediscono il prelievo di organi destinati al trapianto.
“Promuovere la cultura della donazione”, affermano i medici del Centro regionale trapianti di L’Aquila, “è un obiettivo cruciale affinché tutti possano sentirsi partecipi di questo grande gesto di libertà e altruismo, a partire dalla dichiarazione di volontà al trapianto al momento del rinnovo della carta di identità”.