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Il cartellone della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” prosegue con gli eventi in cartellone. Domenica 26 marzo, alle ore 18, presso l’Auditorium del parco, si esibirà il pianista polacco Piotr Anderszewski, considerato uno dei migliori musicisti della sua generazione nei recital. Artista esclusivo della Warner Classics/Erato con la quale ha realizzato numerose incisioni di opere da Bach, Mozart, Beethoven fino a Szimanovski, Schumann e tanti altri, molte delle quali premiate con riconoscimenti prestigiosi che celebrano l’intensità e l’originalità delle sue interpretazioni. In questo tour italiano si esibisce per le migliori istituzioni, fra le quali l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, presentando un programma che attraversa le anime e le esperienze dell’artista. Si inizia con la Partita n. 6 in mi min. BWV830 di Johann Sebastian Bach, completa di tutti i movimenti tipici del genere, con la caratteristica che le danze interne sono tutte in modo minore. Si procede con alcune Mazurche tratte dalla serie di venti Mazurche op. 50, composte da Karol Szymanovski nel biennio 1924-1925 e pubblicate a partire dal 1926 in cinque fascicoli, da considerare come un tributo a una forma di danza popolare che affonda le proprie origini proprio in Polonia e che, come è noto, nel polacco Chopin ha conosciuto il suo massimo splendore. Si prosegue poi con le Variazioni op. 27 di Anton Webern opera del 1936 considerata dai critici uno dei più riusciti lavori dodecafonici, infatti ciascuna delle tre variazioni che compongono l’opera è costruita con una procedura rigorosa, a partire da un’unica serie cromatica di dodici note, utilizzando le numerose combinazioni possibili della serie originale. Il concerto si conclude con la celebre Sonata n. 31 op. 110 di Ludwig van Beethoven, autore al quale Anderszewski si dedica con particolare attenzione. Si tratta della penultima Sonata del compositore di Bonn, nota anche per due particolari: il riportare come data quella del 25 dicembre 1822 e la caratteristica didascalia sul primo movimento: con amabilità con tra parentesi la parola tedesca Sanft, per mostrare all’esecutore e quindi all’ascoltatore il clima emozionale di tenerezza, semplicità, affetto che Beethoven vuole infondere in questa sua opera. Un appuntamento da non perdere per scoprire il talento di Piotr Anderszewski, per la prima volta a L’Aquila, pianista acclamato in tutto il mondo.

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