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Come annunciato nei giorni scorsi,  stamane c’è stato il sopralluogo nel sito della ex Montecatini di Piano D’Orta della Commissione d’inchiesta regionale sul Sin di Bussi, presieduta dal neo presidente Antonio Blasioli e a cui hanno preso parte anche il presidente del Consiglio Regionale, il neo direttore e i tecnici dell’Arta, il Sindaco di Bolognano, il Servizio gestione rifiuti della Regione Abruzzo, il presidente della Provincia di Pescara, il Comandante della Polizia Provinciale e i rappresentanti della proprietà delle aree. Situazione ancora in stallo: per Piano d’Orta e le discariche nord di Bussi, è stato individuato il soggetto inquinatore, nella Edison, ma nel sito oggetto del sopralluogo, il Ministero ha approvato il Piano operativo di bonifica limitatamente alla rimozione dei rifiuti di produzione, mentre da due anni l’analisi di rischio sanitario e ambientale viene osservato, ma non è stato ancora definito. La speranza è che il Ministero dell’Ambiente mantenga fissata la Conferenza di servizio del prossimo 30 giugno e Regione, Arta, Ispra, Comune di Bolognano e altri soggetti invitati arrivino a una analisi di rischio condivisa, sulla base delle rispettive osservazioni. Ci si lavora da due anni e sarebbe ora che si arrivasse alla definitività. Bisogna evitare di concedere ulteriori tempi a Edison perché ciò significa rinviare ulteriormente la bonifica, che i cittadini di Bolognano attendono con ansia.

C’è poi il tema della riperimetrazione del sito. Oggi, guidati dalla dottoressa Lucina Luchetti dell’Arta e dalla dottoressa Silvia De Melis del Servizio gestione rifiuti della Regione, tutti hanno potuto vedere  vere colline di materiali anche al di fuori del sito e anche nella proprietà Enel, che a quanto pare, non ancora avvia la caratterizzazione. Questo approfondimento ulteriore costituirà un altro lavoro per la Commissione che riperimetrerà il Sin in attesa di capire il motivo dei ritardi.

“Bisogna arrivare ad un progetto di bonifica condiviso e celere, mettendo al riparo la falda e il fiume Orta e quindi fiume Pescara, che ancora oggi continuano ad essere inquinati dal sito della ex Montecatini”. Afferma il presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri che oggi ha preso parte al sopralluogo “La bonifica del sito inquinato di Bolognano è urgente, improcrastinabile, e la Regione Abruzzo metterà in campo tutti gli strumenti utili per fare massa critica con il Governo nazionale e bloccare lo stancheggio e il temporeggiamento dei privati che da mesi continuano a impugnare, con ricorsi su ricorsi, le sentenze che pure hanno stabilito il loro obbligo al ripristino delle aree”

Anche Sara Marcozzi, capogruppo M5S in consiglio regionale ha partecipato al sopralluogo. “Tutte le istituzioni chiamate in causa riguardo al SIN, sia le amministrazioni comunali, che il Consiglio regionale, che il Governo, devono lavorare nella stessa direzione, cioè quella di arrivare finalmente ad avere tempi certi sulla bonifica. Questo è il nostro intento, ed è quello che proviamo a ottenere ormai da anni. Il MoVimento 5 Stelle, voglio ricordare, ha depositato ben 5 esposti riguardo a tutta l’area del SIN, uno dei quali riguardante nello specifico la situazione di Piano d’Orta”.  “Dal confronto – prosegue – avuto durante il sopralluogo con gli altri componenti della Commissione, il sindaco di Bolognano e i rappresentanti dell’Arta, è emersa la disponibilità al confronto e alla ricerca di una soluzione per la bonifica che non comporti altri 12 anni o più di attesa e che, soprattutto, sia basata su un progetto senza vizi di forma. Devo constatare però che questa stessa disponibilità non l’abbiamo sempre riscontrata nelle dichiarazioni del presidente Marsilio, che molto spesso è sembrato essere più impegnato a fare opposizione al Ministero che a collaborare per trovare soluzioni concrete”.

“Arrivati a questo punto, mi auguro che si lasci da parte la propaganda e le accuse, fatte a più riprese da esponenti della maggioranza regionale di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, al Governo nazionale, e che si inizi a lavorare senza sosta, all’interno delle istituzioni, per poter restituire ai cittadini questa parte di terra, contaminata senza scrupoli per decenni”, conclude.

“Porteremo avanti un lavoro importante e fitto di approfondimento e di analisi, per avere una conclusione utile alla comunità e alla consapevolezza della situazione e delle soluzioni. La Commissione tornerà a riunirsi il 25 giugno a L’Aquila per proseguire con le audizioni”, conclude Blasioli.

 

 

 

 

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