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SULMONA – Sembravano risolti tutti i problemi nella Sistemi Sospensioni di Sulmona all’indomani del raggiungimento della storica intesa, ma a quanto pare qualche resistenza c’è. “Ecco un atto che dimostra che il modello Sulmona fa paura al gruppo Fca. L’azienda, dietro le quinte, sta cercando di smontare il risultato straordinario
ottenuto dai lavoratori”. E’ quanto denunciano dalla Fiom Cgil della Provincia dell’Aquila e dalla Rsa Sistemi Sospensioni di Sulmona. “La Fiom non consentirà a nessuno di mortificare il coraggio manifestato dai lavoratori”- incalzano dal sindacato- “e attraverso l’accordo votato si impegna a modificare le condizioni di lavoro dell’officina a partire da una valutazione dei carichi di lavoro in modo da verificare quali turni sono da applicare realmente”. Fiom Cgil e Rsa Sistemi Sospensioni parlano di “pistole alla tempia”, dove “la pistola è il contratto collettivo specifico, costringendo anche la Uilm territoriale a rientrare nei ranghi”. “Non condividiamo ma capiamo la situazione della Uilm territoriale”- proseguono”- costretta dall’azione messa in campo dalla Fim a fare un passo indietro rispetto a quanto dichiarato in assemblea e scritto sui comunicati, assumendosi necessariamente la piena responsabilità di questo atto”. “Questo percorso non escluderà quanti dei firmatari vorranno collaborare e se i loro polsi sono incatenati dal contratto collettivo specifico, la Fiom e i lavoratori di Sulmona continueranno a battersi per un reale cambiamento che consenta anche di rompere questa catena. Il sindacato non è proprietà di qualche dirigente, ma dei lavoratori”, concludono dalla Fiom Cgil e dalla Rsa Sistemi Sospensioni.

Andrea D’Aurelio

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