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Nel pomeriggio, alla ripresa dei lavori, il Consiglio comunale dell’Aquila ha dato il via libera anche all’atto costitutivo e allo statuto del collegio di merito “Ferrante d’Aragona”. Si tratta di un accordo tra Università, Gran Sasso Science Institute (Gssi) e Comune per uno studentato diffuso nel territorio.

Il progetto prevede la realizzazione di un collegio universitario con residenzialità diffusa sul territorio comunale del capoluogo d’Abruzzo, a cominciare dal centro storico, e ha, come obiettivo, la promozione e la diffusione della cultura della formazione specialistica e interdisciplinare, l’internazionalizzazione del sistema universitario e l’alta formazione del territorio aquilano. Il collegio ospiterà studenti selezionati in base al merito, iscritti ai corsi dell’Università degli studi dell’Aquila, del Gssi e dell’Accademia di Belle Arti e del Conservatorio.

Università e Gssi conferiranno alla fondazione risorse finanziarie (inizialmente, 25.000 euro a testa), mentre il Comune porterà in dote circa 150 appartamenti di sua proprietà, reperiti tra quelli acquisiti per effetto della cessione da parte dei privati a fronte dell’erogazione del contributo post sisma 2009 per il riacquisto dell’immobile equivalente e tra quelli situati nel progetto Case di Roio 1. Come ha spiegato in aula l’assessore al Patrimonio, Fausta Bergamotto, che ha illustrato la delibera, si tratta di 600 posti letto, di cui 400 da assegnare con borse di studio e 200 paganti. Complessivamente, gli alloggi hanno un’estensione totale di 18.000 metri quadrati (12.000 subito disponibili, 6.000 non appena saranno completati degli interventi di sistemazione) e hanno tutti i requisiti richiesti per poter essere destinati al collegio di merito. Il progetto gode di un finanziamento, a beneficio dell’Università, di 4 milioni e 300mila euro da parte del Cipe nell’ambito dei fondi Restart.

La delibera è stata approvata con 28 voti favorevoli e 2 astenuti.

Il Consiglio ha infine approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal consigliere Stefano Palumbo (Pd), con cui viene impegnato il sindaco a farsi portavoce presso il ministero degli Esteri “affinché sia garantito un appoggio diplomatico alla battaglia legale condotta da Sabrina Prioli”, la cooperante aquilana oggetto di violenze in Sud Sudan, dove operava nel 2016, per ottenere giustizia del crimine subito “a tutela dei suoi diritti e della sua dignità”.

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