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Per il secondo giorno consecutivo, in Abruzzo è la provincia di Pescara ad avere più nuovi positivi al Covid: 75 i contagi delle ultime ore. L’epidemia sembra viaggiare verso la costa.

A L’Aquila i nuovi casi sono 25: il virus sembra aver rallentato la sua corsa nel capoluogo di regione, dove nelle ultime settimane aveva raggiunto picchi di oltre cento positivi in un giorno. Se il trend si stabilizzerà ulteriormente, sarebbe confermato il lento ma progressivo spostamento del Coronavirus alla costa pescarese, finora meno colpita rispetto alla prima ondata. Quella di Pescara è anche la provincia con più nuovi casi del giorno, mentre in coda, contrariamente a quanto accaduto nelle ultime settimane, c’è l’Aquilano.

Il sindaco Pierluigi Biondi ha annunciato che domani alle 12 ci sarà una riunione in videoconferenza con il Tavolo permanente della disabilità per discutere sul progetto dello screening della popolazione aquilana previsto per i prossimi giorni.
“Abbiamo già avvisato le associazioni impegnate nel campo della disabilità – ha spiegato il sindaco Biondi – e confido che ci sia una partecipazione molto ampia a questo incontro del Tavolo permanente, istituito dalla giunta due anni fa proprio con lo scopo di affrontare le problematiche delle persone affette da disabilità con la massima partecipazione. È chiaro che i diversamente abili dovranno avere un canale riservato e preferenziale per questi test, nella cui organizzazione l’amministrazione comunale è impegnata in prima fila”.

Grossi problemi, intanto, anche a L’Aquila per il reperimento delle bombole d’ossigeno.  “È da ieri che sono alla ricerca di una bombola dell’ossigeno. In tutte le farmacie, pubbliche o private non se ne trova una, neanche a pagarla oro e non se ne troverà alcuna prima di lunedì”. È la denuncia affidata ad un post su Fb pronunciata dal consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci.

“A chiunque si è reso responsabile di questo sfacelo, sappia che non gli darò tregua: in ogni sede, sia politica che legale. Incapaci e s…. è il minimo di quello che vi vorrei gridare in faccia”, si sfoga il consigliere regionale aquilano.

Riguardo la situazione della struttura assistenziale del Comune di L’Aquila, ex Onpi, negli ultimi giorni sono state riscontrate 27 positività al covid-19, di cui 6 riferite al personale sanitario e 21 agli anziani ospiti. Ieri si sono verificati 5 decessi di pazienti, di cui 4 positivi al coronavirus.La presidente Bafile aveva chiesto un intervento delle Usca il 3 novembre, e l’unità di assistenza è arrivata soltanto venerdì scorso; era stato chiesto alla Asl di fare tamponi a tutti ma, ad oggi, non si è ancora dato seguito alla richiesta. Tanto è vero che il CSA ha fatto una convenzione con Dante Labs per i tamponi rapidi. Su sollecitazione del consigliere Giustino Masciocco (Articolo 1) sono emerse anche delle disfunzioni agli impianti di riscaldamento a servizio del primo piano e della palestra affittati alla RSA di Montereale. Una problematica che si trascina da tempo, sebbene la struttura sia stata riqualificata a seguito del sisma e collaudata come da norme vigenti.

Sempre sul fronte dell’emergenza covid, l’assessore Guido Liris ha annunciato che altri 35 operatori economici potranno beneficiare del sostegno previsto dal bando “Fare centro” che favorisce il reinsediamento o l’apertura di nuove attività nel cuore della città dell’Aquila. Sono stati recuperati quasi 1,5 milioni di euro a seguito di rinunce, revoche e conclusione delle istruttorie che saranno distribuiti ai soggetti aventi diritto, facendo scorrere la graduatoria. Fondi destinati  alle micro, piccole e medie imprese e ai liberi professionisti che, dopo la data del 6 aprile 2009, hanno avviato o intendono avviare una nuova attività in una delle aree ammissibili. “Prosegue il sostegno alle attività imprenditoriali, afferma Liris, per la rivitalizzazione del centro storico della città di L’Aquila e dei Comuni del Cratere danneggiati a seguito del sisma dell’aprile 2009. Con un lavoro certosino, per il quale ringrazio la struttura regionale, siamo riusciti a recuperare una somma importante che potrà fungere da ulteriore stimolo per chi ha deciso di scommettere ancora con coraggio sulla rinascita del centro storico della città. Si tratta di un aspetto fondamentale sul piano economico, ma soprattutto sociale. Non ci sarà mai ricostruzione completa finché il cuore dell’Aquila non ricomincerà a pulsare”.

 

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