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INTRODACQUA – “Aspettiamo la conclusione di tutte le procedure a garanzia degli indagati, certi che la verità sui fatti sarà acclarata”. Con queste parole il capogruppo di “Uniti per Introdacqua” Mariano Silvestri riaccende i riflettori sul crollo del tetto del palazzetto dello sport all’indomani degli avvisi di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica di Sulmona. Nove in totale le persone indagate, sette per il crollo e due ( sindaco ed ex sindaco di Introdacqua) per abuso d’ufficio. “Abbiamo massima fiducia della giustizia e nelle indagini svolte dal Procuratore della Repubblica, magistrato di altissimo profilo con esperienza ed indiscussa competenza. Per queste ragioni, gli accertamenti disposti sulla struttura pubblica, permetteranno di capire le cause del crollo e le responsabilità del caso”- scrive Silvestri in una nota che le canta all’ex sindaco Giammarco. “Soltanto adesso, dopo cinque anni dal crollo, l’ex primo cittadino, attuale consigliere di maggioranza, ricorda di avere depositato una denuncia-querela in Procura. Considerato il rilevante tempo trascorso sarebbe stato opportuno e doveroso informarsi sugli esiti delle indagini che, seppur archiviate all’epoca, potevano essere riavviate con ulteriori accertamenti, come poi legittimamente e giustamente accaduto. La denuncia presentata”- sostiene Silvestri- “non veniva neppure depositata agli atti del Comune, procedura a dir poco “discutibile” e realmente immotivata”. Il capogruppo di minoranza conclude sostenendo che “la minoranza ha sempre dato dimostrazione di esercitare la doverosa azione di controllo amministrativo, con educazione, buon senso e responsabilità, esclusivamente nell’interesse della collettività”

Andrea D’Aurelio

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