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“Il risultato delle elezioni regionali, mi impone di proseguire nel mio impegno politico, soprattutto in vista delle prossime elezioni amministrative per Raiano, lavorando, insieme a tutte le forze politiche e sociali che ritengano necessario voltare pagina, ad una proposta che sappia essere alternativa all’attuale esperienza amministrativa, che ci governa da 14 anni”. Lo scrive in una nota l’avvocato Daniele Di Bartolo, candidato alle regionali del 1o marzo con la lista Riformisti e Civici, nella coalizione di centrosinistra. Pur non essendo stato eletto, ha ottenuto, alla sua prima esperienza alle elezioni regionali, 973 preferenze di cui 353 nella sua Raiano, che rappresentano il 30% dei voti. Da qui l’annuncio di voler proseguire l’impegno per le prossime elezioni comunali nel 2025 a Raiano, dove è attualmente sindaco Marco Moca del centrodestra. Il padre Bruno Di Bartolo è stato sindaco di Raiano, oltre che consigliere regionale.

LA LETTERA APERTA DI DANIELE DI BARTOLO

Care concittadine e cari concittadini,

Ho voluto attendere qualche giorno prima di svolgere delle riflessioni sull’esito delle elezioni regionali nel nostro paese, ma più il tempo trascorre e maggiore diventa il senso di gratitudine per il consenso che ha raccolto la mia candidatura: un risultato che, date le condizioni politiche e di tempo, ritengo straordinario e meritevole di rispetto. Un risultato che mi impone di proseguire nel mio impegno politico, soprattutto in vista delle prossime elezioni amministrative per Raiano, lavorando, insieme a tutte le forze politiche e sociali che ritengano necessario voltare pagina, ad una proposta che sappia essere alternativa all’attuale esperienza amministrativa, che ci governa da 14 anni. Un’alternativa costruita sulle idee e sui progetti prima ancora che sulle persone e che proponga alla comunità una visione chiara e concreta dello sviluppo del nostro paese. A tutte le persone di buona volontà, gruppi sociali e partiti, che si ritrovano nell’esigenza di incarnare un’alternativa al governo locale, rivolgo, quindi, il mio invito ad unirci per gettare, su basi paritetiche e democratiche, le fondamenta di una nuova esperienza civica, che sappia ottenere come primo risultato il ripristino della dialettica politica e del confronto democratico.

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