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Esprime soddisfazione il Coordinatore Provinciale M5S D’Andrea Attilio dopo la messa in atto della proposta da lui lanciata, quella di installare 12 cassonetti, dislocati in città e nelle frazioni, per la raccolta del materiale tessile non più utilizzabile. Un fatto molto importante in un territorio dove le problematiche relative alla presenza di una discarica consortile sono tantissime, si cominci ad avere una visione concreta di economia circolare: i rifiuti non più come scarti ma come preziosa risorsa.

“Parliamo innanzitutto di un adeguarsi alla normativa Europea, afferma D’Andrea, che dal 1 Gennaio 2025 la quale obbliga alla separazione del tessile dal rifiuto secco e di una entrata per il Comune di circa 19 mila euro annui. Si avvia così una nuova raccolta di una tipologia di rifiuto che altrimenti sarebbe finita in discarica. Ma soprattutto questa nuova raccolta va nella direzione del cambio di paradigma da Rifiuto = Debito e Inquinamento a Ecologia=Economia, motto utilizzato nel Comune di Tivoli dall’Ing. Francesco Girardi, Amministrato Unico dell’A S A (azienda che gestisce il ciclo dei rifiuti), che sintetizza lo stretto legame che c’è tra i bilanci positivi della società e una ottimizzazione del servizio di raccolta, attraverso l’impiego di nuove tecnologie, di compostiere di quartiere e private, di produzione di combustibile dall’olio esausto, di isole ecologiche digitalizzate ecc…. A tutto questo si affianca un lavoro costante di informazione volta a sensibilizzare e responsabilizzare il cittadino verso una minore produzione di rifiuti e una attenta differenziazione così da avere produzioni di residuo secco minime, e maggiori entrate per la società stessa nella vendita del materiale indirizzato al riciclo, inevitabilmente più pregiato. Un altro passo che affianca l’arrivo del compattatore per la plastica che va a sommarsi a quelli già presenti in città messi a disposizione da un’azienda privata del territorio, l’adozione del plastic free in Comune, con la sostituzione delle bottiglie in plastica per l’acqua con le borracce, piccole misure che però indicano la strada virtuosa da seguire e che sono pratiche già sperimentate con successo in molte altre città. In tutta questa continua evoluzione nelle politiche per una corretta gestione dei rifiuti, la Regione Abruzzo è praticamente rimasta immobile in questi ultimi 5 anni, non adottando alcuna misura che lasci intravedere una visione regionale su tale tematica, in linea con le direttive europee ma soprattutto coerente con la forte identità di Abruzzo Regione Verde d’Europa. Basti pensare che non è stata adottata nessuna iniziativa volta ad incentivare l’economia circolare, la legge regionale n. 45 del 2020, in materia di economia circolare e gestione sostenibile dei rifiuti, è rimasta inattuata e le risorse regionali previste dalla programmazione 2014-2020 PAR-FAS (FESR) risultano ancora non spese o a rischio di de-finanziamento da parte dei ministeri competenti. E’ del tutto evidente che quindi la soluzione per il problema rifiuti è raggiungibile, ma solo e soltanto se la Regione si mette a capo e avvia seriamente e con convinzione politiche attive di Riduzione, Riuso e Riciclo, monitorando nel merito le gestioni delle singole società a cui è affidato il servizio e affiancando e sostenendo i Comuni che lavorano per attuare un modello di sviluppo circolare. E’ questa la visione che ho sempre avuto per la nostra Regione e presente nel nostro programma elettorale che vede il Professor D’Amico Candidato Presidente alle prossime elezioni Regionali del 10 Marzo”, conclude.

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