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La legge regionale da me voluta quando ero vice presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, la n. 41 del 2011, sta per essere definitivamente attuata e ciò rappresenta il compimento degli obiettivi e delle finalità che in quella legge erano previsti. Si trattava di una normativa specifica per le esigenze dell’Aquila e dei Comuni circostanti, in un momento in cui, ad appena due anni dal terremoto, erano venuti a mancare l’aggregazione sociale, i punti di riferimento culturali, le strutture sportive e così via. La legge 41 del 2011 aveva uno scopo ben preciso. Destinare 5 milioni di euro (4 e mezzo all’Aquila, 500mila ai centri vicini del territorio) proprio per recuperare questi spazi. Il Comune aveva già speso una parte di questi fondi; ne residuavano 1 milione e 775mila euro. È incredibile doverlo dire: ci sono voluti 10 anni per recuperare questi soldi. E ciò è accaduto attraverso un’attività lunga e faticosa: nel 2018 il Comune ha opportunamente rimodulato gli interventi e poi – finalmente, e sottolineo finalmente – si è riusciti a ottenere la ricostituzione della Commissione regionale deputata ad approvare le proposte progettuali e di intervento. Undici impianti sportivi potranno beneficiare di finanziamenti per 1 milione e 275mila euro e nei prossimi giorni la Commissione regionale si riunirà nuovamente per approvare le iniziative riguardanti eventi sportivi, attività sociali e culturali per altri 500mila euro; settori che, nel promuovere quella legge, volevo fortemente che fossero aiutati. È una grande soddisfazione personale e per l’intera città aver completato questa strada lunga e costellata di ostacoli e colgo l’occasione per ringraziare coloro che mi hanno dato supporto nel portare a termine questa operazione su una legge di cui vado fiero e orgoglioso per la mia città.

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