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Nei giorni scorsi ha fatto notizia la gaffe del presidente leghista della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha definito i “caregiver familiari” autisti di persone disabili. Ovviamente, le automobili non c’entrano nulla. I “caregiver” sono persone che si prendono cura in modo continuativo e gratuito di un familiare affetto da gravi patologie e, per questo, non autosufficiente.

Lo scorso 22 gennaio è stato pubblicato il Decreto di ripartizione dei fondi alle Regioni per progetti a vantaggio dei “caregiver familiari”, mi auguro che il centrodestra abruzzese a differenza di quello veneto abbia contezza di cosa sono i caregiver e si adoperi con velocità ed efficienza per spendere presto e bene gli oltre 1,6 milioni di euro destinati alla Regione Abruzzo dal precedente Governo Conte

Queste importantissime figure familiari a causa della pandemia hanno subito un aggravio del loro già pesante carico di responsabilità e meritano, ancor più in questo difficile momento, massima attenzione e sostegno materiale. Nel disastro socio-sanitario dell’Abruzzo, seconda regione in Italia per numeri di decessi da Covid ogni 100mila abitanti e ultima per persone che hanno completato il ciclo vaccinale (fonte GIMBE, 10 marzo 2021), i “caregiver familiari” hanno avuto un ruolo fondamentale di assistenza a persone non autosufficienti, vivendo in modo ancora più drammatico le difficili condizioni di isolamento per la prevenzione del contagio.

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